Blitz del presidente del Consiglio Conte che ha fatto capolino in un istituto delle periferia romana, tra Tor Bella Monaca e Torre Angela: si tratta dell’istituto comprensivo di via Poseidone, in uno dei quartieri tra i più complessi della periferia romana. All’istituto comprensivo “via Poseidone”, che comprende anche la scuola media statale Mario Pagano, insieme al premier era presente anche il presidente dell’associazione presidi di Roma Mario Rusconi.
Visita a sorpresa nella scuola di periferia romana
La dirigente scolastica ha spiegato al presidente del Consiglio che lunedì hanno ricevuto circa 400 “sedute innovative” (i banchi con le rotelle) e ne attendono altre.
“Sono venuto qui questa mattina perché i radar del governo sulla scuola non si spengono dopo i primi giorni”, ha detto il premier, si legge sull’AdnKronos, rimarcando che sulla scuola “questo governo Non ha mai nascosto le criticità, criticità che ci sono” ma che “accompagnano ogni inizio anno scolastico, anche se questo si, è un anno particolare”.
A proposito di problemi, Conte ha detto: “Ditemi le criticità, quali sono?”, si informa il presidente, a proposito di organico e arredi, sul numero di disabili presenti e sulla mancanza di docenti.
E ancora: “I radar del governo sulla scuola non si spengono. Anzi, continueranno per tutto l’anno. Non abbiamo nascosto le criticità. Qui c’è un’alta percentuale di studenti con disabilità e extracomunitari ma anche qui l’anno è partito in modo ordinato“.
“Sono qui per ringraziarvi, avete lavorato tutta l’estate. La scuola può ripartire solo con un grande sforzo collettivo di tutti. Noi ci siamo”, ha proseguito il premier ringraziando il personale amministrativo dell’istituto comprensivo di Torre Angela.
Infine una battuta sulle polemiche relative alla riapertura delle scuole: “E’ inconcepibile che la scuola diventi luogo di sterili polemiche. Sulla scuola tutto dobbiamo lavorare in modo proficuo, non facciamo polemiche, non diamo false informazioni. Le criticità si superano con lo sforzo di tutti, di tutti“.
Nel frattempo nella scuola del figlio di Conte…
Il premier vuole fare sentire la propria presenza istituzionale alle scuole del territorio: lo aveva fatto pochi giorni fa a Norcia, lo ha ripetuto il 17 settembre a Roma. Eppure chi gli sta più vicino, non se la passa proprio bene livello scolastico: infatti, nella scuola frequentata dal figlio del premier Conte, la scuola media Belli-Col di Lana, i genitori si lamentano e hanno manifestato nella stessa mattinata del 17 settembre:
“Il 14 è venuto qua il presidente del Consiglio perché hanno iniziato le terze medie, ha annunciato la ripresa della scuola ma è stata una passerella perché di fatto la scuola non è ripresa. Ad oggi non viene garantito il diritto allo studio dei ragazzi, mia figlia andrà a scuola una volta a settimana per quattro ore”. E’ lo sfogo di un genitore il cui figlio va a scuola nello stesso istituto frequentato da Niccolò Conte, il figlio del Presidente del Consiglio, si legge su Il Fatto Quotidiano. “Noi lamentiamo – prosegue la mamma che con altri genitori si è presentata questa mattina davanti l’istituto per una protesta – una scarsa comunicazione e scarsa trasparenza”.
Nella serata del 17 settembre è arrivata una nota da parte del Ministero dell’Istruzione in cui si spiega che “con riferimento all’Istituto Col di lana dove i genitori avevano denunciato alcune criticità nella ripresa, l’Ufficio scolastico regionale per il Lazio fa sapere di essere intervenuto a fianco della scuola per approfondire i fatti”. Secondo quanto appurato dall’Usr laziale non vi sarebbe alcun “problema con gli spazi, per i quali era stata trovata una soluzione prima dell’apertura”.