Al Sud i grillini hanno stravinto e al centro-sud è giunta anche la Lega salviniana. Senza l’effetto del Sindaco di Roma Raggi, che ha fatto premiare Pd e Lega, i pentastellati forse avrebbero fatto il pieno del consenso maggioritario italiano. Secondo un politologo dell’Università di Padova, la sorprendente crescita elettorale dei grillini al Sud e della Lega al Nord è stata una decisone degli italiani che erano stanchi di promesse realistiche sia del Pd che di Fi in campagna elettorale. Decisione convinta perché le schede elettorali nulle (somma tra bianche e annullate) sono state, come nel 1948, solo il 2,9% e ciò denota una ferma volontà di cambiamento verso partiti non tradizionali come i 5Stelle al Sud e la Lega al Nord. Nel Veneto, con l’effetto Zaia che rivendica a Roma più federalismo, la Lega ha superato il 32%, sempre meno del 55% dei Dorotei degli anni Sessanta e Settanta, in Molise, allora, si votava come in Veneto.
Insomma secondo tale politologo, invitato a relazionare, sui risultati recenti elettorali, da Forza Italia, insieme ad On. eletti di tutti partiti, nella bella sala dell’Hotel “C. Plaza” di Limena, tramite l’Associazione “Realtà Veneta” animata dall’ex Sindaco di un comune dell’alta padovana il Sud ha fatto piazza pulita dei partiti tradizionali a cominciare dalla Sicilia che in poco tempo è passata a votare Di Maio e non più Musumeci. Poi, il politologo, esageratamente, si è fatto interprete forse ad un becero “terroni del Sud”. Egli non conosce il Sud se non per luoghi comuni eppure ha colleghi, nell’università locale, ed ha avuto anche rettori meridionali d’origine e formazione. Ma ha ragione il suddetto prof. che il sistema settentrionale funziona abbastanza bene e quello meridionale no.
Se la TV nazionale fa vedere il caso emblematico delle “vacche sacre” in Calabria come si fa a nascondere la verità vistosa del Sud? Nel nostro Sud la malavita la fa ancora da padrone e lo Stato sta a guardare? Si, sta a guardare perché potrebbe prendere l’iniziativa di risolvere autonomamente il problema e non aspettare la querela del medico che poi è stato ammazzato per aver tentato di difendere la propria proprietà privata dallo scorazzare, nel suo orto ben curato, delle vacche della Ndrangheta oppure che in Campania la camorra tratta lo smaltimento dei rifiuti con figli di Governatori, che vengono eletti pare nell’alto casertano dove i feudi elettorali ultradecennali assicurano voti di possibile scambio. Quando al Nord si vedono le processioni delle feste patronali al Sud che permettono di fermarsi davanti alla casa del locale Padrino di turno, cosa deve pensare il cittadino italiano che vive al settentrione da più generazioni? Gli Enti Locali meridionali, se non intervengono nel prevenire le tangenti negli appalti, sono macchiati troppo di voto di scambio pilotato spesso da frange malavitose anche in aree più provinciali e lontane dalla costa meno povera.
Tra Nord e Sud c’è una notevole distanza d’evoluzione sociale e la società meridionale vive in un sistema ad economia più attardata di quella settentrionale nonostante 40 anni di Governi della DC e poi del centrosinistra con brevi intervalli del centrodestra. Certo bisogna riconoscere che la Magistratura, soprattutto al Sud, funziona eccome quando fa retate di camorristi, ndranghetisti, mafiosi e di politici conniventi negli affari e soprattutto negli appalti di opere pubbliche. Grazie al libro e al film di Gomorra, molto si è saputo del male fuori del nostrano Sud, grazie all’indigeno R. Saviano. Solo le ditte escluse dagli appalti, a volte, querelano la distorsione, le tangenti e le connivenze malavitose. Ho scritto, in vari media, che il Docente non deve apparire un perdente ai suoi studenti. Egli deve infondere ottimismo nei Discenti assegnatigli d’ufficio.
Che svolta moderna sarebbe se si potesse liberamente scegliere il Docente da parte dei genitori e da parte dei Discenti adulti, compresi i Docenti universitari, molta scuola che attualmente non funziona bene sul piano culturale e di formazione delle coscienze civili verrebbe scalzata da un’altra più efficiente e che sia capace di erogare una cultura da spendere non domani, ma subito. Subito perché, il nostrano Sud in particolare, ha votato per una svolta radicale mandando a casa i partiti tradizionali che non hanno saputo risolvere la Questione Meridionale, anzi l’hanno aggravata perché la forbice Nord-Sud sta divaricando di nuovo e di brutto con direzione di non coesione sociale. Non è il terrone che vota i grillini solo per avere il reddito di cittadinanza, ma il cittadino italiano – al Nord più del 20% di voti è stato dei grillini – che vede nei partiti tradizionali il marcio che si riflette negli Enti Locali anche del Nord, sia pure in misura meno eclatante.
Forse è il sistema dei partiti da controllare che è secolarizzato o indifferente ai bisogni di democrazia, trasparenza e qualità dei servizi che l’italiano chiede da troppo tempo, invano. I redditi degli onorevoli deputati e senatori in Italia sono, come per i giocatori di serie A, troppo alti o almeno il doppio o il triplo della media europea, è tempo di ridurre loro sia l’indennità di carica che le prebende varie. Solo così possono parlare del cittadino medio italiano che lotta per sopravvivere dignitosamente.
Giuseppe Pace