Alla domanda posta nella lettera “Diventare docente? Ma chi te lo fa fare!” io rispondo: a me lo ha fatto fare, nel 2001, un’azienda dove – dopo che avevo svolto anni di onorato servizio come traduttore – mi ha detto: “ci dispiace, ma non possiamo più permetterci un traduttore interno”.
E per me, all’età di quasi 42 anni e in possesso di competenze esclusivamente linguistiche (non sono né un tecnico né un commerciale) diventava difficile rimettermi in gioco.
Quindi io nei confronti dello Stato italiano ho un debito di riconoscenza, perché mi ha salvato da una quasi certa disoccupazione.
Altra osservazione: 1.400-1.500 Euro netti iniziali sono senz’altro pochi, ma cosa si pensa che guadagni un laureato pari grado nell’industria privata? P.es. i bancari, i tanto decantati ed invidiati bancari, sono sugli stessi livelli stipendiali (finita la pacchia delle 17 mensilità…) e oltre a saper prendere e dare il denaro dei clienti devono saper anche vendere polizze, prodotti finanziari e simili.
Morale: non è tutt’oro quel che luccica, proprio no.
Daniele Orla
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