La segretaria generale della Flc Cgil Piemonte, Luisa Limone, è intervenuta sulla faccenda delle iscrizioni limitate, a numero chiuso (decreto n. 1027 del 4 agosto 2023), al percorso di laurea in Scienze della Formazione. La segretaria dichiara: “La possibilità di accesso a insegnare deve essere data, essere aperta, accessibile e non preclusa, oltre tutto con quesiti a risposta chiusa di risultato e valore ampiamente opinabili. L’accesso all’insegnamento, almeno il potersi mettere alla prova, non devono trasformarsi in un percorso a ostacoli per le nuove generazioni”.
Si fa riferimento, soprattutto, alla possibilità di iscriversi alle università telematiche, ad esempio LINK Campus, in via di accreditamento, con ben 440 posti e questo per la Limone “assegna un privilegio al mercato e non al bene comune”.
Nello specifico, per quanto riguarda la regione Piemonte, la segretaria fa presente: “Il numero di insegnanti della scuola primaria e infanzia e nella scuola secondaria poi nella nostra regione è in costanza non adeguato e il numero chiuso non risponde affatto ai bisogni della scuola piemontese. La sola risposta concreta ricevuta a oggi con il decreto 1027 è l’apertura alle università telematiche, non si legge di investimenti e supporto alle università pubbliche”.
“Stiamo intervenendo a livello sindacale unitario – conclude – e interpellando da tempo l’università di Torino, con l’USR, la Regione, la Città metropolitana, per valutare i problemi logistici e gli spazi e coniugare le apprezzate esigenze di qualità formativa”.