Diverse graduatorie, diverse province, diverse scuole di pensiero…

Nei mesi passati, ho presentato domanda di inserimento nelle graduatorie d’istituto – terza fascia.

E’ noto, oramai da tempo, che il sistema informatico genera dei problemi e che le segreterie si impegnano a superarli.

Nel mio caso, ad esempio, la scuola capofila ha drasticamente diminuito il TOTALE punteggio precedente, ed ha aumentato il punteggio titoli. Questa distribuzione di numeri, fatta ad arte, ha consentito di assegnarmi il punteggio esatto, quello che realmente mi spetta. Pazienza, ho pensato, nel dettaglio i valori non corrispondono, però il totale è corretto.

Qualche giorno fa, per caso, mi son trovata a visionare le graduatorie di Firenze, provincia lodevole per la trasparenza, la chiarezza dei punteggi e la facilità di consultazione del sito Usp (ma purtroppo non è la provincia in cui ho presentato la mia domanda…).

In pratica, mi son resa conto che a Firenze, TUTTI gli aspiranti docenti di vecchia inclusione, hanno il punteggio AMPIAMENTE MAGGIORATO!

Le segreterie NON si son impegnate a riequilibrare i problemi del sistema che SOMMA ingiustamente VOTO PRECEDENTE + TITOLO DI ACCESSO.

E’ chiaro che in graduatoria si visualizzano punteggi ESORBITANTI! Ia laurea (o titolo di accesso) è calcolata ben 2 volte! se non addirittura 3, considerando che l’anno passato è avvenuta a stessa cosa!!!

Mi chiedo dunque: se tra 3 anni, io, come anche altri docenti della mia provincia, volessimo presentare domanda a Firenze, che chance potremo mai avere di esser chiamati? Il nostro punteggio è attualmente frutto del meticoloso e certosino lavoro di segretari, NON è stato gonfiato, partiremmo dunque con uno svantaggio incolmabile che ci farebbe, inevitabilmente, finire in fondo alla classifica.

Docenti, a parità di titoli, potrebbero trovarsi l’uno con punteggio 33, l’altro 99!

MA è GIUSTO TUTTO CIO’? Quali indicazioni son state date alle segreterie? E perché alcune le hanno rispettate e altre no?

Io non so quanti e quali istituti abbiano aderito alla “scuola di pensiero” fiorentina, e quanti invece alla scuola di pensiero della mia provincia, però ritengo tutto ciò sia semplicemente scandaloso.

I lettori ci scrivono

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