Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito, ha rilasciato alcune novità per l’inizio del nuovo anno scolastico. Tra queste, ha confermato di aver firmato una circolare che vieta l’utilizzo del cellulare a qualsiasi scopo dalla scuole d’infanzia alle scuole medie. Secondo il ministro, infatti, “bisogna evitare che gli strumenti digitali rubino il desiderio di vita”.
Ovviamente, la decisione di Valditara ha suscitato diverse polemiche nell’opinione pubblica. Ad esempio, le opinioni di Salvo Amato, dirigente scolastico e formatore, ed Elisabetta Nanni, docente di musica ed esperta in Realtà Virtuale e Aumentata, offrono spunti di riflessione interessanti e complementari.
Amato esprime preoccupazioni riguardo al divieto totale dei cellulari a scuola, argomentando che tale misura potrebbe limitare l’autonomia didattica e impedire l’uso di metodi innovativi che potrebbero includere il cellulare come strumento didattico.
Nanni riconosce la complessità della questione e la presenza di numerose variabili come ad esempio l’educazione alla responsabilità, alla consapevolezza , all’autoregolazione che dovrebbero fare i docenti.
Altri addetti ai lavori hanno commentato esprimendo forti perplessità sul divieto, soprattutto se si dovesse attuare in modo categorico: “Se sai insegnare trovi nel cellulare un’opportunità didattica e non una fonte di distrazione”; e ancora: “E se parliamo di divieti…non sarà il caso anche di eliminare i gruppi whatsapp dei genitori? Quale ruolo abbiamo noi adulti nella dipendenza dai social dei nostri ragazzi? Forse la responsabilità é proprio la nostra?”.
Ai lettori della Tecnica della Scuola vogliamo chiedere se sono d’accordo con il divieto firmato da Valditara e secondo loro quale potrebbe essere la soluzione alternativa.
Nel sondaggio troverai le seguenti domande:
Qual è il tuo ruolo?
In quale luogo ti trovi attualmente?
Sei d’accordo con il divieto assoluto dell’utilizzo dei cellulari in classe fino alla scuola media? Quale potrebbe essere la soluzione alternativa?
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