Con l’entrata in vigore del Decreto Legge 12 settembre 2013, n. 104, in cui è stato stabilito il divieto di fumo in tutti i locali degli edifici scolastici, comprese le scale anti-incendio, e le aree all’aperto di pertinenza dell’istituto, si sarebbe dovuta debellare la piaga del fumo illegale nei locali scolastici e relative pertinenze.
Ci è stato segnalato da docenti non fumatori di un Liceo scientifico ad indirizzo sportivo della Calabria, che l’uso della sigaretta, dei sigari e delle sigarette elettroniche da parte dei docenti è all’ordine del giorno, sia dentro i locali scolastici che nelle pertinenze dell’Istituto. Nel caso specifico la prima a non rispettare la normativa antifumo è la Dirigente scolastica che fuma sigari nell’ufficio di Presidenza.
La situazione della violazione delle norme antifumo, raccontano docenti della scuola, è devastante perché anche molti studenti fumano in continuazione, soprattutto nei bagni del Liceo. Una situazione veramente fuori controllo.
La normativa antifumo nelle scuole è chiarissima, con il Decreto Legge 104 del 12 settembre 2013 sulle “Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca” e il testo coordinato con la legge 128-13 di conversione, all’art.4 comma 2, si specifica quanto segue: “È vietato l’utilizzo delle sigarette elettroniche nei locali chiusi (( e nelle aree all’aperto di pertinenza delle istituzioni del sistema educativo di istruzione e di formazione, )) comprese le sezioni di scuole operanti presso le comunità di recupero e gli istituti penali per i minorenni, nonché presso i centri per l’impiego e i centri di formazione professionale. 3. Chiunque violi il divieto di utilizzo delle sigarette elettroniche di cui al comma 2 è soggetto alle sanzioni amministrative pecuniarie di cui all’articolo 7 della legge 11 novembre 1975, n. 584, e successive modificazioni.
In buona sostanza dal 2013 c’è stato un serio inasprimento delle norme anti fumo nelle scuole. É quanto previsto dai nuovi commi, introdotti dalla legge 128/2013, che aggiornano e implementano la legge anti-fumo del 2003. La legge vieta il fumo di sigarette, sigari e anche l’uso delle sigarette elettroniche, sia all’interno dei locali scolastici, compresi gli uffici di Presidenza, del DSGA e della Segreteria, ma anche in tutte le pertinenze della scuola ( cortili, scale antincendio, portici, palestre, campetti da gioco, giardini, mense scolastiche, uscite di emergenza, luoghi antistanti la scuola…)
I comportamenti riguardo il problema del fumo negli spazi aperti delle scuole sono stati scritti, fino al 2012/2013, nei regolamenti autonomi ed interni delle singole istituzioni scolastiche. Per la verità sulla questione del fumo all’esterno della scuola, c’è stata, da parte di moltissime scuole, una totale tolleranza verso i fumatori, professori o studenti che fossero.
Soltanto poche scuole fanno rispettare il divieto di fumare la sigaretta davanti al portone di scuola, negli spazi adibiti a parcheggio, nel cortile o addirittura nelle scale antincendio. Con le nuove norme anti fumo, approvate nell’anno scolastico 2013/2014, fumare sigarette, sigari o sigarette elettroniche a scuola e nelle pertinenze degli Istituti scolastici sarebbe vietato dalla legge.
Violare il divieto negli istituti scolastici si tradurrà in un’ammenda pecuniaria che varia da 27,5 a 275 euro, che viene raddoppiata in casi particolari.
Coloro che, pur essendo preposti al controllo e all’applicazione delle norme antifumo, non fanno rispettare le singole disposizioni, sono soggetti alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 200 a 2.000 Euro. I dipendenti della scuola che non osservino il divieto nei locali dove è vietato fumare, in aggiunta alle sanzioni pecuniarie previste, possono essere sottoposti a procedimento disciplinare.
La cosa grave è, come nel caso segnalato da alcuni docenti del Liceo Scientifico ad indirizzo sportivo della Calabria, quando il preposto a fare rispettare le leggi, ovvero il Dirigente scolastico, fuma e lascia fumare.
In tale scuola, continua lo sfogo dei docenti non fumatori, si fuma con tranquillità, come fa una docente di Italiano e latino, anche nelle scale antincendio, c’è addirittura una pertinenza della scuola adibita, con tanto di portacenere, al ritrovo dei fumatori. Si fuma, anche la sigaretta elettronica, con molta disinvoltura con il bene placito o la disattenzione dei 15 collaboratori scolastici che, ai sensi dell’art.25, comma 6, del CCNI di Istituto sono stati nominati come responsabili delle norme antifumo. Eppure la contrattazione di Istituto, firmata da una maggioranza di fumatori, dicono i docenti infastiditi da questo comportamento poco deontologico e contrario ai doveri educativi, prevede norme di tutela della salute e della sicurezza nel luogo di lavoro.
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