La notizia del divieto degli smartphone a scuola ha caratterizzato gli ultimi mesi precedenti all’avvio del nuovo anno scolastico. Il divieto è stato ben accolto da tanti. Oggi, 25 settembre, si è svolta in Senato la presentazione della petizione “Stop Smartphone e social sotto i 16 e 14 anni”.
Ad intervenire il pedagogista Daniele Novara:
“Il vento sta cambiando. Finalmente si stanno iniziando a prendere in considerazione le necessità dei bambini e delle bambine, e non le mode più o meno indotte. Benissimo continuare il percorso in Commissione bicamerale Infanzia e Adolescenza, aspettiamo le firme dell’appello da parte di chi si è detto favorevole ” ha commentato Novara. “Ottima notizia che gli smartphone non entrino nelle aule, ma dobbiamo renderci conto che è improbabile bloccarli a scuola e lasciare che i nostri ragazzi e le nostre ragazze stiano attaccati a uno schermo per le restanti 16 ore”.
“E’ in questo quadro che ribadisco come la nostra proposta non sia proibizionista, come non lo è il divieto per i minori su alcol, tabacco e guida automobilistica” afferma Novara “Il punto è evitare di attribuire ai genitori un ruolo poliziesco e dare loro un sostegno perché possano svolgere al meglio il loro ruolo educativo. Così come gli insegnanti. Le norme pubbliche non possono appartenere ai genitori, deve essere lo Stato a dotare tutti e tutte di una cornice normativa chiara dentro cui tutta la comunità educante può svolgere al meglio il suo ruolo”.
“Un genitore non può opporsi come un titano alle grandi multinazionali e non possiamo trasformare i figli in clienti aziendali. Diamo ai genitori e agli insegnanti uno strumento per educare all’uso delle tecnologie nel giusto modo e tempo. Non vogliamo eliminare gli smartphone, ma usarli al meglio e nelle età adeguate”.
“Gli smartphone sono arrivati con la promessa di abbattere le barriere e creare una grande comunità. Ora ci ritroviamo con una situazione ribaltata, nella quale i nostri ragazzi sono vittime di isolamento, di ansie, di incapacità relazionale”. Conclude Novara “Saremo il primo Paese al mondo? Bene, saremo i primi a mettere i ragazzi e le ragazze in sicurezza, restituire ai genitori la possibilità di educare e permettere alle scuole di guidare gli alunni verso un giusto uso della tecnologia”.
Un recente studio svolto da Epson in 20 Paesi europei tra insegnanti e genitori con…
Dal 16 dicembre 2024 fino alle 23:59 di mercoledì 15 gennaio 2025, è possibile presentare…
Due delle faq pubblicate dal Ministero, relative alle due procedure concorsuali per docenti PNRR 2,…
Dalle ore 12.00 di lunedì 16 dicembre, fino alle ore 23.59 di mercoledì 15 gennaio, sarà…
Un'insegnante di italiano, storia e inglese presso una scuola elementare di Pomezia, è un esempio…
Secondo il 58° rapporto del Censis, il 30% degli italiani non sa chi sia Mazzini…