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Divina Commedia, centinaia di parole cambiate dopo mezzo secolo di studi: nuova versione del filologo e storico Giorgio Inglese

Arriva una nuova versione della Divina Commedia, con centinaia di parole cambiate rispetto alla versione finora più diffusa nelle scuole del poema di Dante Alighieri: l’artefice è il filologo e storico Giorgio Inglese, professore ordinario all’Università ‘La Sapienza’ di Roma, che ha realizzato l’opera mettendo in atto i risultati di mezzo secolo di lavori di esegesi dantesca.

La nuova edizione della Divina Commedia della Società Dantesca Italiana, pubblicata dalla casa editrice Le Lettere, contiene numerose lezioni cambiate di carattere fonetico e anche di significato rispetto alla edizione finora di riferimento, quella di Giorgio Petrocchi risalente al 1966 e per lo più adottata nelle scuole.

La nuova edizione, spiegano i suoi promotori, si fonda su una ridefinita classificazione dei manoscritti della Commedia che ci sono pervenuti, circa 700 in tutto, ricondotti sostanzialmente tutti a tre lezioni del poema: quella del ‘dantista’ fiorentino Forese Donati datata 1330-1331 e nota dal manoscritto Trivulziano 1080, il più antico pervenuto (1337); un’esile tradizione emiliano-romagnola, il cui testimone più antico e più puro è il manoscritto Urbinate latino 366, del 1352; una vulgata tosco-fiorentina, affermatasi ben presto come testo standard del poema, i cui rappresentanti più vetusti e autorevoli sono i manoscritti Egerton 943, Landiano 190 e Parmense 3285.

La nuova versione frutto di un confronto tra le varianti

All’interno di questo ambito testimoniale, l’edizione di Giorgio Inglese ha operato un confronto qualitativo fra le varianti. Per la veste linguistica, punto di riferimento primario (come già indicato da Petrocchi) è stato il manoscritto Trivulziano 1080, attraverso il quale sono state rimosse dalle tre cantiche dantesche le forme estranee all’uso fiorentino documentato fra l’ultimo quarto del secolo XIII e il primo del XIV: per esempio “della”, “alla” etc sostituite dalle forme antiche “dela”, “ala” etc.

In questo nuovo lavoro è contenuto l’apparato critico di tutte le varianti e delle note filologiche, che sarà ripubblicato dalla casa editrice Carocci in edizione commentata.

La presentazione a Pisa

Giovedì 17 novembre, alle ore 16.30, la nuova edizione della Divina Commedia sarà presentata ufficialmente alla Scuola Normale di Pisa.

Saranno presenti lo stesso curatore e altri dantisti quali il preside della Classe di Lettere della Normale, Stefano Carrai, Claudio Ciociola, Lino Leonardi e Marcello Ciccuto, che è anche presidente della Società Dantesca Italiana. 

Alessandro Giuliani

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