Il 5 agosto il decreto legge di riforma della Pubblica Amministrazione ha incassato la fiducia di Palazzo Madama: i sì sono 160, contro 106 no. I presenti sono stati 268, mentre i votanti sono risultati pari a 266. Ora il dl torna alla Camera, che sarà chiamata ad esprimersi sul maxi emendamento, ovvero il testo della Camera così come modificato dalla commissione Affari Costituzionali del Senato, con quattro emendamenti presentati dal Governo in materia di pensione, tra cui la cancellazione della soluzione per i cosiddetti ‘Quota 96’, i 4mila pensionamenti nella scuola, e l’abolizione dei pensionamenti d’ufficio già a 68 anni, quindi con due anni di anticipo, per professori universitari e primari.
Il testo, che dovrà obbligatoriamente essere convertito entro il prossimo 23 agosto, recepisce anche il parere della commissione Bilancio di palazzo Madama, che fa salve le aspettative in corso per i magistrati con incarichi nella Pubblica amministrazione.
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