Il segretario generale della Uil Scuola Pino Turi ha inviato una lettera al ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi con alcuni auspici per il presente e per il futuro. Una riunione che abbia l’intento di riprendere il dialogo tra il ministero e i sindacati, ritornando al percorso tracciato nel Patto per la scuola sottoscritto nelle scorse settimane.
Una strada interrotta, che avrebbe dovuto portare a tavoli tematici, sede di condivisione delle scelte e degli atti regolativi, e invece gli accadimenti successivi hanno portato a mettere in discussione la positività del Patto stesso.
Il decreto sostegni bis rimane al centro delle critiche. “La portata della materia avrebbe meritato una trattazione di merito specifica per realizzare quei provvedimenti in grado di dare le risposte rimaste inevase – afferma Turi – invece il decreto disciplina una pluralità di interventi molto disarticolati tra di loro”.
Secondo il segretario il dl affronta temi diversi tra loro sulla scuola, come il calendario, gli studenti immunodepressi, il funzionamento del CSPI, i concorsi e la mobilità, ma non vengono date risposte precise al problema del precariato.
Nelle ultime settimane – sottolinea Turi – si sono registrate almeno tre iniziative di protesta, il 28 maggio con la nostra Confederazione, il 9 giugno con tutti i sindacati scuola e il 15 giugno con i precari davanti alla sede di viale Trastevere, mentre il 26 giugno è in programma un’iniziativa nazionale con le Confederazioni Cgil, Cisl e Uil.
Il decreto sostegni va dunque profondamente modificato attraverso emendamenti che ne cambino radicalmente l’impostazione. E le scelte dovranno andare in direzione di settembre con scuole sicure e organici stabili.
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