Il 1 luglio 2022 è stato pubblicato il decreto interministeriale n. 176 elaborato di concerto tra il Ministero dell’Istruzione e Ministero dell’Economia e delle Finanze sulla disciplina dei percorsi a indirizzo musicale delle scuole secondarie di primo grado.
Si tratta di un decreto che interviene sull’organizzazione dei corsi a indirizzo musicale e che sostituisce il precedente decreto ministeriale 201 del 1999 che regolava l’assetto delle scuole medie a indirizzo musicale (SMIM).
Un decreto che ha anche significative ricadute anche sui licei musicali e sull’intera filiera musicale così come delineata dal Decreto 382/2018.
Sul portale della rete nazionale dei Licei musicale e Coreutici il Maestro Alberto Spinelli – del Liceo Musicale di Parma – analizza nel dettaglio il decreto soffermandosi poi nello specifico sull’interazione con i licei musicali.
Al riguardo Spinelli scrive: “Il richiamo al decreto ministeriale 382 del 2018 sull’armonizzazione dei percorsi formativi della filiera artistico–musicale, già ipotizzata nel 2011 in un gruppo di lavoro coordinato dall’allora Direttore del Conservatorio di Milano Guido Salvetti che prevederebbe tre livelli di istruzione musicale statale (scuola Media a indirizzo musicale, licei musicali e Istituzioni Afam), viene citato solamente nell’allegato del decreto senza un riferimento prioritario: una maggiore sottolineatura in questo senso sarebbe stata oltremodo auspicabile dopo più di un ventennio di discussione della necessità di una effettiva ripartizione e definizione degli ambiti di competenza dei soggetti coinvolti nella formazione musicale.
La sottolineatura contenuta nel decreto sulla “vocazione orientativa” dei corsi ad indirizzo musicale, che negli anni scorsi ha scatenato accesi dibattiti, appare riduttiva di una esperienza scolastica che dovrebbe essere orientativa ma non solo”.
Il maestro Spinelli, continua poi segnalando come in sostanza i licei musicali siano i grandi assenti nella nuova norma. Invece, continua, “ci si sarebbe aspettati, come prospettato nel citato Dm 382/2018 a proposito dei livello di entrata nei licei musicali e nel comparto Afam, una ipotesi di indicazioni di repertori di massima anche per i corsi a indirizzo musicale nelle scuole medie strutturato e finalizzato anche alla prosecuzione degli studi musicali. Una simile indicazione non avrebbe tolto nulla alle grandi possibilità di personalizzazione del curricolo di insegnamento, praticamente realizzabile interamente solo in insegnamenti individualizzati come quello di strumento musicale. Una solida strutturazione dei corsi ad indirizzo musicale nella scuola media appare necessaria nei confronti dei livelli di studio successivi nei licei musicali che si pongono come possibilità di prosecuzione naturale e necessaria degli studi liceali e musicali nella scuola secondaria di secondo grado e nei corsi propedeutici dell’Alta Formazione Musicale, che però necessitano di un percorso scolastico parallelo di doppia scolarità”.
Infatti il Dpr 89/2010 sulla revisione ordinamentale dei Licei stabilisce che “Il Liceo Musicale e Coreutico assicura altresì la continuità dei percorsi formativi per gli studenti provenienti dai corsi ad indirizzo musicale di cui all’articolo 11, comma 9, della legge 3 maggio 1999….”.
“Anche la conversione da corsi a indirizzo musicale e percorsi ad indirizzo musicale non chiarisce se sarà vincolante per i corsi esistenti e cosa comporti per le scuole che aderiscono al nuovo modello, facendo temere che la conversione possa preludere ad una progressiva destrutturazione dei corsi ordinamentali. Nessun riferimento e neppure un auspicio nei confronti di possibili percorsi di canto, coro e vocalità, previsti solamente quando i corsi erano sperimentali, assolutamente prioritari per la formazione musicale ed educativa degli studenti, ora lasciati alla buona volontà delle istituzioni scolastiche”.
L’intero articolo è disponibile sul portale della rete Licei Musicali e Coreutici https://www.liceimusicalicoreutici.org/node/2073
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