Ok definitivo allo schema di decreto del Miur, su cui è stato acquisito in settimana il parere delle commissioni parlamentari competenti, che ha come obiettivo la formazione di manager e specialisti nel settore delle produzioni alimentari, con un approccio multidisciplinare e professionale .
Si tratta ora di definire le classi dei corsi di laurea triennale in “scienze, culture e politiche della gastronomia” e di laurea magistrale in “scienze economiche e sociali della gastronomia”.
Il dm tuttavia pone alcuni vincoli: per i corsi triennale bisognerà preveder almeno 92 cfu (su 180) in attività formative di base (minimo 32 cfu, tra cui c’è matematica e storia greca o romana) e caratterizzanti (minimo 60 cfu, tra cui rientrano materie come filosofia politica o diritto Ue). 48 cfu, invece, sono quelli minimi che dovranno essere previsti per le lauree magistrali, in attività caratterizzanti (in cui ci sono molti esami di carattere economico-giuridico).
La proposta d’istituzione delle nuove classi di laurea, come si legge nella relazione illustrativa del provvedimento, è stata avanzata dall’Università degli studi di scienze gastronomiche di Bra, in provincia di Cuneo.
La notizia è riportata da publicpolicy.it
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