Pessimi segnali giungono dalla Commissione Bilancio della Camera dove si sta esaminando il disegno di legge di stabilità 2015.
La preoccupazione riguarda il Fondo per le non autosufficienze che, come si ricorderà, è stato oggetto di mobilitazione da parte di FISH e di una manifestazione del Comitato 16 novembre.
Il capitolo sembrava chiuso dopo un duplice incontro con il Ministro Poletti e con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri Domenico Del Rio.
Con un comunicato stampa della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali vi era stata la garanzia di uno stanziamento di 400 milioni per il 2015, finanziamento che diventava strutturale e di pari importo per gli anni a venire.
Un risultato enfatizzato da parte politica (4 miliardi in 10 anni) e apprezzato, pur con riserve, da parte associativa.
Ovviamente questa affermazione attendeva una formalizzazione con uno specifico emendamento governativo alla legge di stabilità.
E dalla Commissione la “doccia gelata”: il Fondo per le non autosufficienze sarebbe sì rifinanziato a 400 milioni di euro, ma con una riduzione del Fondo per le famiglie. Ma non basta: per gli anni a venire lo stanziamento sarebbe limitato a 250 milioni di euro, cioè lo stesso importo contestato duramente quest’anno. Una cifra di 100 milioni inferiore allo stanziamento 2014.
“Se tale ipotesi trovasse conferma negli atti ufficiali – commenta Vincenzo Falabella – sarebbe un fatto gravissimo. Si preleva dal sociale per dare al sociale. Ma soprattutto qualcuno perde credibilità non solo di fronte a noi, ma di fronte al Paese. Contiamo quindi su una smentita ufficiale: il Fondo deve essere realmente strutturale e adeguato e, soprattutto, non si può sottrarre al sociale per dare al sociale. Si trovino altrove le coperture.”