Nei giorni scorsi, a Scanzano, frazione di Castellammare di Stabia (Napoli), una docente di sostegno è stata aggredita da una trentina di genitori che – secondo quanto riporta una nota Ansa di poche ore fa, hanno fatto irruzione nella scuola verso metà mattinata.
Sul posto si trovavano anche i genitori della docente; il padre ha fatto il tentativo di difendere la figlia ma ha riportato la frattura di un polso; per l’insegnante, che è tuttora ricoverata in ospedale, c’è una diagnosi di trauma cranico, causato dai colpi ricevuti.
Per sottrarre la docente alla furia dei genitori sono dovuti intervenire i carabinieri.
Sempre secondo la ricostruzione dell’Ansa “all’origine dell’aggressione sarebbero voci, diffuse sui social, su comportamenti tenuti dalla docente verso alcuni alunni”.
Nei mesi scorsi l’istituto scolastico, che è diretto dalla preside Donatella Ambrosio, era stato premiato dal ministro all’Istruzione, Giuseppe Valditara, per le attività svolte con i fondi del Pon estate.
L’episodio è stato stigmatizzato dal sindaco di Castellammare di Stabia.
E’ molto probabile che, in questo caso, l’autorità giudiziaria dovrà necessariamente applicare la legge 25 del 4 marzo scorso (la cosiddetta “legge Sasso”) secondo cui per qualsiasi reato si prevede una aggravante importante (e cioè un aumento significativo della pena) nel caso in cui il fatto sia stato commesso contro un docente o un altro membro del personale scolastico.
In base alle disposizioni della legge 150 del 1° ottobre 2024, inoltre, i colpevoli dovranno anche pagare una multa di importo variabile fra i 500 e i 10mila euro in favore dell’istituto scolastico.
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