Attualità

Docente aggredito da gruppo di ragazzi, aveva condannato Mussolini e il fascismo

Un professore di meccanica ed elettronica presso un istituto tecnico è stato aggredito dopo aver condannato i crimini del Ventennio fascista.

La vicenda si è svolta nella notte tra il 27 e il 28 dicembre a Brescia. Il docente, in compagnia di un amico, è stato avvicinato da cinque giovani. Alcuni lo hanno riconosciuto, salutandolo con il titolo di “professore”. Come riporta il Corriere, dopo un’iniziale conversazione cordiale, uno dei ragazzi ha posto una domanda provocatoria: “Che ne pensa del Duce?”. Con calma, il docente ha risposto fornendo una spiegazione storica sui crimini del regime fascista. Tuttavia, la discussione è presto degenerata: uno dei giovani, incapace di sostenere un dialogo critico, è passato agli insulti. Alla richiesta di spiegazioni, la situazione è precipitata: l’aggressore ha colpito il professore con diversi pugni al volto.

Nonostante il dolore, il docente ha tentato di reagire pacificamente, cercando di documentare l’accaduto con il proprio cellulare. Questo gesto ha ulteriormente esasperato l’aggressore, che ha sferrato altri colpi. Il professore, però, è riuscito a catturare immagini utili per identificare il responsabile, consegnandole alle autorità con la denuncia.

Le forze dell’ordine hanno sottolineato che la domanda iniziale potrebbe essere stata una provocazione deliberata per scatenare il confronto. Il docente, medicato con una prognosi di dieci giorni, dovrà effettuare ulteriori accertamenti per il naso e un occhio colpiti.

“Mi preoccupa la scarsa reazione della cittadinanza”, ha dichiarato il docente, pur riconoscendo la partecipazione alla recente manifestazione antifascista del 20 dicembre. “Dobbiamo agire ora, per ribadire con forza che Brescia è e deve restare antifascista”. Il preside dell’istituto ha annunciato l’organizzazione di un convegno per sensibilizzare studenti e comunità scolastica sull’importanza dei valori democratici.

Redazione

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