La notizia della docente arrestata seguito di violenza sessuale su uno studente ha scosso tutto il mondo della scuola. La donna in questione è stata posta ai domiciliari per violenza sessuale aggravata nei confronti di un 12enne. La docente, infatti, è stata accusata di aver violentato il minore, e di aver abusato della sua autorità, del suo ruolo, per spingere il ragazzino a compiere atti sessuali non solo virtualmente, via app di messaggistica, ma addirittura anche in classe.
A commentare la vicenda, il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso che ha dichiarato: “L’arresto dell’insegnante del Beneventano accusata di violenza sessuale ai danni di un alunno di appena 12 anni ripropone con forza il tema della valutazione psicoattitudinale dei docenti. Premesso che la stragrande maggioranza del personale scolastico è assolutamente affidabile e corretta, bisogna puntare su strumenti che potrebbero aiutare a prevenire episodi gravissimi e a consolidare la fiducia e la serenità delle famiglie”.
E continua: “Il sistema di valutazione attuale è troppo sbilanciato verso il nozionismo, anche per via dell’architettura complessiva delle procedure concorsuali. Va invece pensato un percorso che, soprattutto per gli insegnanti precari che da anni sono già inseriti nel sistema scolastico, sia in grado di valutare davvero le loro competenze, al pari della capacità di saperle trasmettere, e non trascuri l’attitudine a svolgere una professione così complessa e delicata. Un approfondimento anche degli aspetti motivazionali e comportamentali degli aspiranti docenti sarebbe estremamente utile a far emergere immediatamente eventuali problematiche, in modo da evitare che si possano successivamente manifestare in tutta la loro gravità a contatto con gli studenti”.
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