Arrestato perché trovato in possesso di tre etti di sostanze stupefacenti (hascisc e marijuana): è accaduto ad un insegnante di Rimini che sarà processato nei prossimi giorni.
Già comparso davanti al giudice, l’insegnante ha dichiarato che la dose che gli è stata trovata in casa (40 grammi di marijuana e circa 240 di hascisc) era destinata ad uso personale.
Il docente era stato fermato dalla polizia locale mentre stava fumando uno spinello.
In queste ore è stato scarcerato ma molto difficilmente potrà rientrare in servizio in quanto, generalmente, nel caso di rinvio a giudizio è prevista la cosiddetta “sospensione cautelare”, una misura, cioè, che l’Amministrazione può assumere o raccogliere elementi nel corso di un procedimento disciplinare o per evitare che un dipendente rinviato a giudizio abbia contatti con studenti e famiglie.
Anche se il fatto attiene la vita privata del docente, non è da escludere che possano esserci ripercussioni di natura disciplinare a condizione però di poter dimostrare che il comportamento dell’insegnante ha delle ripercussioni sulle sue “capacità” educative.
La cosa potrebbe però complicarsi se ci fosse una condanna che preveda anche l’interdizione temporanea o perpetua dai pubblici uffici.