Una docente, originaria della provincia di Treviso, ha vinto il ricorso contro il Miur e potrà insegnare fino a quando maturerà il diritto alla pensione.
Così come segnala La Tribuna di Treviso, Maria Teresa Perugini, insegnante di inglese alle scuole, ha vinto la sua battaglia: depennata dalle graduatorie provinciali a 67 anni, ha rischiato di trovarsi senza pensione perché non avrebbe raggiunto i 20 anni di contributi.
La sentenza della Corte d’Appello di Venezia, nell’accogliere il ricorso della Perugini, ha stabilito che “anche un lavoratore con contratti a tempo determinato ha diritto a lavorare oltre i 67 anni di età e fino ai 70 se ciò è necessario per raggiungere il requisito minimo dei vent’anni di contributi previdenziali, in analogia a quanto già la legge riconosce ai lavoratori a tempo indeterminato”.
In prima istanza, il ricorso della docente, che contestava al Miur la violazione della clausola 4 dell’Accordo Quadro Europeo sul lavoro a tempo determinato, che tutela il diritto dei precari a non essere discriminati, era stato respinto dal Tribunale del Lavoro.
La Corte d’Appello di Venezia, invece, ha rovesciato la sentenza di primo grado decretando il reinserimento della professoressa nelle graduatorie provinciali ad esaurimento.
Dunque, la docente di inglese potrà ottenere supplenze fino alla fine di quest’anno scolastico, e firmare un incarico annuale l’anno prossimo per completare i mesi mancanti, e garantirsi così l’assegno pensionistico
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