Aveva fatto molto discutere il caso di una docente di Pavia che si era presentata in classe con una maglietta Pro Palestina. Il gesto dell’insegnante non è passato inosservato tra i suoi studenti e una delle ragazze, di origini israeliane, non ha gradito l’iniziativa tanto che i suoi genitori hanno deciso di rivolgersi ad un avvocato per tutelare loro figlia.
Dopo diverse settimane è arrivata la decisione della scuola. Secondo quanto riportato dal Giorno la professoressa non avrà più rapporti con la classe né con la studentessa che si era sentita offesa.
Inoltre, l’avvocato della famiglia della giovane avrebbe dichiarato che “la famiglia vorrebbe che la dirigenza scolastica e i professori prendessero una posizione e i genitori della studentessa chiedono rassicurazioni sul fatto che l’istituto disapprovi e contrasti fermamente qualsiasi forma di discriminazione, in particolare di natura antisemita”. Il legale ha spiegato anche che non sono arrivati interventi da parte del ministero dell’Istruzione.
Sempre il legale fa sapere è che stato proposto alla scuola di organizzare un ciclo di incontri sul conflitto israelo-palestinese, con relatori che rappresentino il pensiero di ciascuna parte coinvolta, in modo da disinnescare approcci antisemiti e islamofobici.
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