Ha sicuramente pesato, in sede di scrutinio finale, la vicenda dell’insegnante di italiano e storia aggredito e bullizzato da un suo alunno, poi rivelatosi un folto gruppo, in un istituto superiore di Lucca, l’Itc Carrara, con tanto di offese riprese con lo Smartphone e con il video immesso poi anche sui canali social del web.
Ben 10 non ammessi all’anno successivo
Nella classe, composta da 26 studenti, scrive il quotidiano La Nazione, solo 8 sono risultati promossi a giugno, mentre ben 10 sono stati respinti,
Nel frattempo, ben sei allievi sono stati indagati dalla procura minorile di Firenze, con tanto di sequestro dei vestiti indossati nei video postati sul web mentre deridono il professore, del casco con cui uno affronta il docente, dei computer e dei cellulari.
Le ripercussioni sugli scrutini
Ebbene, tre dei sei bulli indagati dalla procura minorile di Firenze se la sono cavata col 6 in condotta e con il giudizio “congelato” in varie disciplina, in attesa quindi di verifica prima dell’inizio del prossimo anno scolastico. In precedenza, per due di loro era stata stabilita la sospensione dalle lezioni fino al 19 maggio.
Gli altri tre studenti indagati furono ‘bocciati’, o meglio nemmeno ammessi agli scrutini di fine anno scolastico: forse ripeteranno l’anno o lasceranno la scuola.
Il preside parla di “amarezza”
Il dirigente scolastico, Cesare Lazzari, scrive l’Ansa, ora parla di “amarezza” e di peggioramento nel corso dell’anno scolastico di tutta la classe, e riconosce ai tre ‘bulli’ adesso rimandati – ma già sospesi dalla scuola per un periodo prima di essere riammessi in classe – di aver reagito alla punizione e di aver avuto una reazione positiva.
Infine, il docente di italiano bersaglio degli strali dei suoi studenti ha fatto sapere alla scuola che non andrà in pensione e che alla ripresa delle lezioni sarà al suo posto in aula ad insegnare. Prosegue inoltre l’inchiesta della procura dei Minori di Firenze sui sei ‘bulli’ della classe, indagati per violenza privata e minacce.