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Docente di matematica corregge tema di italiano, vari errori della Commissione: alunno bocciato alla maturità vince ricorso

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Una vicenda davvero molto contorta. Uno studente di un istituto superiore tecnologico umbro, bocciato agli esami di maturità 2024, ha fatto ricorso lamentando alcuni errori compiuti dalla Commissione e lo ha vinto, contrariamente a quanto accade spesso. Lo riportano Skuola.net e il giornale locale TuttOggi.

Lo studente ha conseguito un punteggio di 52/100, inferiore quindi di otto punti rispetto a quanto necessario per diplomarsi. Nonostante la bocciatura sembrasse definitiva, i genitori del ragazzo hanno deciso di non fermarsi. Hanno dapprima chiesto spiegazioni all’Ufficio Scolastico Regionale, che però li ha invitati a rivolgersi direttamente alla scuola. Insoddisfatti, hanno fatto ricorso al Tar.

Le motivazioni del ricorso

L’avvocato ha depositato il ricorso ad inizio ottobre, sostenendo che l’esito dell’esame fosse illegittimo per tre motivi principali:

  1. Errori nella composizione della Commissione: secondo il legale, la composizione dei professori incaricati di correggere le prove scritte era viziata da irregolarità. Alcuni docenti non erano parte delle discipline di competenza, come una professoressa di matematica che ha corretto il tema d’italiano.
  2. Materiali dell’orale non regolarmente assegnati: durante la prova orale, non è stato redatto il verbale specifico sull’assegnazione del cosiddetto “spunto di partenza“, il materiale che serve per dare avvio al colloquio. Questo vuoto documentale ha sollevato il dubbio che l’intera procedura non fosse stata seguita correttamente.
  3. Errore procedurale nell’accesso agli atti: l’Ufficio Scolastico Regionale, anziché trattare il ricorso, secondo l’avvocato, lo ha rimbalzato alla scuola, creando un vuoto di competenza che ha ulteriormente complicato la questione.

La prova orale verrà svolta di nuovo

Il Tar ha deciso di annullare l’intera prova orale e richiedere una nuova sessione d’esame. Questa la sentenza: “La Commissione dovrà riunirsi entro trenta giorni, in composizione emendata dai vizi sopra rilevati, per procedere nuovamente alla valutazione delle prove scritte del candidato, alla ripetizione della prova orale nei confronti del medesimo e all’attribuzione del giudizio finale”.