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Docente di religione arrestato: avrebbe violentato per anni almeno quattro minorenni durante gite

Una storia torbida che fa rabbrividire. Un docente di religione, che riveste incarichi in ambito religioso, di 46 anni è stato arrestato oggi, 23 maggio, con l’accusa di violenza sessuale su minori. La misura cautelare è stata emessa dalla Procura di Tivoli. A riportarlo è stato Fanpage.it.

Le violenze sui minorenni, tra i 10 e i 15 anni, sarebbero state perpetrate nel corso di anni. Il docente avrebbe approfittato della sua posizione, per non destare alcun sospetto. La maggior parte degli abusi sarebbe avvenuta durante alcune gite organizzate dalle associazioni, anche religiose, di cui fa parte il docente. Le molestie hanno avuto luogo quindi sia sul territorio in cui vive l’uomo, sia in altre città d’Italia.

L’uomo si sarebbe guadagnato la fiducia delle famiglie

Il docente avrebbe approfittato della relazione di amicizia che era solito instaurare con i genitori dei ragazzini e alunni prima delle violenze. L’uomo avrebbe cercato di creare un rapporto di fiducia con le famiglie. Come dice la nota della Procura, l’uomo è “gravemente indiziato di avere commesso violenze sessuali, specie approfittando di gite organizzate unitamente ad associazioni educative anche di carattere religioso, delle quali faceva parte”.

Come riporta La Repubblicail docente ha insegnato religione ed è stato Responsabile nazionale dell’Azione Cattolica Ragazzi dal 2002 al 2008. È stato responsabile dell’Ufficio Scuola della Diocesi di Tivoli e Segretario diocesano dell’Azione cattolica di Tivoli.

Aria di omertà

L’insegnante ha ricoperto anche il ruolo di vicepreside. In un messaggio agli studenti dell’istituto Fermi durante il lockdown, diceva: “Mi mancate, chi ha la fortuna di fare un lavoro come quello che faccio io non è mai contento quando forzatamente è lontano dai propri studenti”. Molti i commenti delle famiglie: “Grazie prof. di essere sempre così vicino ai ragazzi”.

“Abbiamo respirato aria di omertà” ha detto in conferenza stampa Francesco Menditto, procuratore di Tivoli. Un ragazzo presumibilmente abusato “ha spiegato ad un suo conoscente – ha detto Menditto – che non avrebbe denunciato perchè ‘non crederanno mai a me, dato che lui è una persona importante ed è anche un amico di mia madre e di mio padre'”.

A far partire le indagini della procura di Tivoli è stata la denuncia di un ragazzo, ora maggiorenne, presentata a marzo scorso. Gli abusi sarebbero avvenuti a partire dal 2016. Uno degli ultimi episodi risale al 2020 quando l’uomo, sospeso nel frattempo dall’insegnamento, aveva trovato lavoro in una casa famiglia di Roma che si occupa di minori vittime di abusi. Secondo gli accertamenti svolti dagli inquirenti, due segnalazioni di abusi, arrivate negli anni passati alle autorità religiose, non erano mai state trasmesse all’ufficio giudiziario.

Redazione

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