In redazione è arrivata più volte la domanda di alcuni insegnanti: “essendo docente di sostegno, in caso di malattia sono tenuta io a informare la famiglia dello studente?”
In alcuni casi, si parla anche di dirigenti scolastici che “costringerebbero” tali docenti, non solo a contattare personalmente le famiglie per informarle dell’assenza, ma addirittura ad invitarle a non portare lo studente diversamente abile a scuola. Come nel caso riportato da Italia Oggi, dove si specifica quest’ultima situazione in particolare.
E’ bene chiarire che, anche per un solo giorno di assenza, se manca un docente di sostegno a disposizione deve essere nominato il supplente, come stabilisce la Corte dei conti con la sentenza n. 59/04.
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Ad ogni modo, non spetta all’insegnante avvertire la famiglia dell’alunno, ma soprattutto non esiste la possibilità di convincere i genitori a tenere a casa lo studente, proprio in virtù del fatto che la scuola deve nominare un supplente per garantire il servizio al giovane portatore di handicap.
Se si tratta di un’assenza già programmata e quantificata nell’ordine di qualche giorno, a propria discrezione il docente può decidere di informare la famiglia, ma si tratta soltanto di una scelta personale non prevista dalla normativa.
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