“Si trovano i soldi per tutto tranne che per il rinnovo del contratto nazionale. Non servono premi ma risorse per il contratto subito”: con queste parole i 5 sindacati più rappresentativi del comparto scuola (Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda) bocciano senza possibilità di appello la decisione del Governo di istituire la figura del “docente esperto”.
“Il Governo – dicono i 5 sindacati – trova nuove risorse per finanziare la figura del docente esperto, un meccanismo selettivo degli insegnanti che riguarderà solo 8.000 lavoratori all’anno e che la categoria ha già bocciato con lo sciopero generale del 30 maggio scorso. Ma la scuola non può andare avanti con 8.000 docenti esperti, dopo un percorso selettivo che dura 9 anni, mentre funziona quotidianamente con centinaia di migliaia di docenti sottopagati”.
Secondo le organizzazioni del comparto è intollerabile che sul tema delle retribuzioni e del rinnovo contrattuale la politica continui a far finta di niente.
E poi un’accusa pesante, senza nessun distinguo: “La responsabilità, se non c’è il rinnovo, è di tutte le forze politiche, nessuna esclusa”.
I 5 sindacati annunciano anche di aver invitato per il prossimo 8 settembre tutti i partiti politici ad un confronto che serva a chiarire le loro reali intenzioni in fatto di politica scolastica.
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