Sulla questione del “docente esperto”, qualifica inserita all’interno del decreto Aiuti Bis, è intervenuto anche Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola di Roma. In un’intervista rilasciata al Quotidiano Nazionale, Rusconi afferma: “Pensiamo che possa essere un primo tentativo di creare quello che in letteratura scientifica si chiama ‘management scolastico’. Mi sembra, tuttavia, un tentativo molto timido”.
“Da oltre vent’anni – aggiunge il presidente – l’Anp chiede di valutare con criteri oggettivi la qualità del lavoro dei docenti promuovendo una progressione di carriera determinata dal merito e svincolata, almeno in parte, dalla mera anzianità di servizio. Proposte cadute nel vuoto in primis per l’opposizione dei sindacati”.
E continua: “Tenendo presente che le scuole sono 8mila ma gli edifici scolastici sono 42mila, ci sembra un po’ una goccia nel mare. Se si vuole avviare un discorso serio sull’organizzazione scolastica non bisogna procedere con piccoli passi che, tra l’altro, creano un grande dissapore nella maggior parte degli insegnanti e dei sindacati e soprattutto non indicano una vera e propria lungimiranza professionale”.
“Bene valorizzare gli insegnanti più meritevoli ma così è una goccia nel mare”, conclude Rusconi.
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