Una docente di sostegno di un Istituto Comprensivo è vittima per la quarta volta, svolgendo attività didattica in presenza, di uno stato di quarantena. Nella classe di questa docente, a partire dall’inizio dell’anno scolastico, si sono verificati, in periodi diversi, quattro casi di alunni risultati positivi al Covid-19. L’ultimo caso si è verificato poco prima delle vacanze natalizie e adesso la docente dovrà passare, fino al giorno di fine anno 2020, tutte le festività in quarantena.
Nemmeno si è chiuso il primo quadrimentre e una professoressa di sostegno di un Istituto Comprensivo della Calabria si è dovuta fermare per ben quattro volte a causa del covid-19.
Già a fine settembre, a causa di un caso di positività di uno studente della classe in cui insegna la docente di sostegno, la professoressa è stata messa in quarantena per 14 giorni insieme a tutta la classe. Il problema si ripete nel mese di ottobre, ma questa volta la docente risulta lei stessa positiva al Covid-19. Una volta rientrata a scuola, quando tutto sembrava risolto, altro caso di positività costringe la docente e l’intera classe ad un altro periodo di quarantena.
Rientrata a scuola in attesa dell’entrata in vacanza, arriva la notizia che nella medesima classe viene rilevato un altro caso di positività e la docente viene mandata in vcanza anzitempo con un periodo di quarantena che durerà fino al 31 dicembre 2020. Un caso da guinnes dei primati, ma che fa ben comprendere la problematica dei contagi a scuola e dei rischi che corrono i docenti che sono a contatto con gli studenti.
La professoressa di sostegno che ha dovuto svolgere la sua attività in presenza, non solo ha contratto il virus, non solo ha dovuto vivere la frustrazione dello stare confinati in quarantena, ma molto probabilmente ha veicolato il virus anche al marito, anche lui docente, che per curarsi ha avuto bisogno del ricovero ospedaliero.
Questi docenti hanno dovuto vivere una situazione di notevole disagio familiare e professionale, ma nonostante i contagi e le fasi di quarantena patiti, non hanno ricevuto alcun indennizzo economico.
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