Un ennesimo caso relativo ad un docente che è stato trovato non in possesso dei titoli richiesti per salire in cattedra. Stavolta, come riporta Il Giorno, si tratta di un 42enne calabrese che era riuscito ad ottenere un contratto di lavoro a tempo determinato come insegnante in un istituto di Monza.
Partite le indagini
L’uomo avrebbe dichiarando di essere in possesso di un diploma di maturità magistrale che invece non avrebbe mai conseguito. Secondo la ricostruzione dei fatti dell’allora dirigente scolastica sentita ieri, 19 giugno, come testimone al dibattimento, la collaborazione sarebbe durata un paio di mesi finché la dirigente non aveva chiesto all’insegnante di presentare l’originale del diploma, che da una copia risultava conseguito nell’anno scolastico ’92-’93 in un istituto magistrale di Siracusa con un voto finale di 48/60.
La carriera dell’insegnante si è così interrotta ed è partita la denuncia. L’uomo si ritrova ora imputato di falso in un processo al Tribunale di Monza. Il fatto contestato risale al settembre 2019. Dopo quella della dirigente dell’istituto monzese toccherà presto a quella del liceo magistrale di Siracusa in cui il docente aveva dichiarato di aver conseguito il diploma. Si tratta di un recidivo: già nel recente passato al 42enne sono state contestate accuse analoghe.
Un caso analogo qualche mese fa
Qualche tempo fa ci siamo occupati del caso analogo di una maestra impegnata nell’anno di prova, che è stata licenziata dopo che a seguito della ricostruzione della sua carriera, chiesta dall’istituto comprensivo dove lavorava per aggiornare la graduatoria interna, è risultata non essere in possesso dei titoli per poter insegnare.
Avendo la donna 40 anni, considerando che quando probabilmente acquisì il diploma di maturità per insegnare nella scuola primaria non era necessario il diploma di laurea, non è detto che il titolo di studio mancante sia la laurea: probabilmente, ma è una ipotesi tutta da verificare, potrebbe non avere mai conseguito l’abilitazione all’insegnamento.
Oppure, se si dovesse trattare di una docente di sostegno, non essere in possesso della specializzazione per l’insegnamento agli alunni portatori di disabilità. Si tratta, comunque, di ipotesi tutte da verificare. Quello che è certo è che la maestra è stata messa alla porta.