Potrebbe essere dovuta alla manutenzione non adeguata l’improvvisa caduta di un pioppo di 20 metri che nell’antivigilia di Natale ha portato alla morte un’insegnante di 45 anni, madre di tre figli, e del grave ferimento di una amica, anche lei docente, mentre erano sedute su una panchina di un parco di Roma del periferico quartiere di Colli Aniene: l’ipotesi è che un albero sano non sarebbe dovuto cadere, sebbene la giornata in cui si è consumata la tragedia fosse davvero molto ventosa.
Le agenzie di stampa parlano infatti di un indagato nel fascicolo aperto dalla Procura capitolina: “si tratta – scrive l’Ansa – di un responsabile del Servizio Giardini del Campidoglio. I magistrati di piazzale Clodio subito dopo la tragedia hanno avviato indagini per omicidio colposo e affidato gli accertamenti anche ai carabinieri forestali per analizzare l’intera area del parco con l’obiettivo di ricostruire le cause del crollo del pioppo e verificare eventuali responsabilità nella manutenzione degli alberi“. Va detto, a questo proposito, che altri alberi circostanti a quello caduto era stati precauzionalmente tagliati.
La pianta aveva radici che “sono state tagliate presumibilmente in occasione dei lavori stradali risalenti a più di 10 anni fa” e una parte di queste “risulta completamente secca”, aveva detto l’assessora capitolina all’Ambiente Sabrina Alfonsi, il giorno della tragedia, spiegando che il “pioppo cipressino all’ispezione visiva non mostrava segni di cedimento né di problematiche particolari e aveva una chioma in stato vegetativo“.
Alla luce delle indagini sulle possibili responsabilità del funzionario del Comune capitolino, è possibile che analisi più accurate potrebbero avere fatto emergere altre interpretazioni con possibili responsabilità dovute alla non perfetta manutenzione dalla grande pianta: intanto, la zona del crollo dove è caduto l’albero continua ad essere posta sotto sequestro e vigilata anche di notte dalla polizia locale.
Sabato 28 dicembre, intanto, al cimitero Verano si sono svolte le celebrazioni per dare l’ultimo saluto alla donna che perso la vita. “La nostra comunità scolastica piange la tragica scomparsa di Francesca Ianni”, ha scritto nei giorni scorsi in un post l’associazione dei genitori della scuola Falcone e Borsellino, frequentata dai figli della donna prima del trasferimento a Bruxelles. “Era una persona autentica, impegnata a rendere la scuola dei suoi figli un luogo inclusivo, aperto e in armonia con il quartiere e il territorio”, sottolineava il messaggio.
La docente insegnava dal 2023 in una scuola italiana della capitale belga. Anche il suo compagno, di origini francesi, era insegnante a Bruxelles.
“Esprimiamo profondo cordoglio per la tragica scomparsa della professoressa Francesca Ianni, deceduta a Roma nei giorni scorsi per un drammatico incidente a causa della caduta di un albero in parco pubblico”, ha fatto sapere il segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile.
“In questo giorno, che dovrebbe essere gioioso, ci uniamo all’immenso dolore dei suoi figli e dei suoi familiari e vogliamo tutti insieme ricordare Francesca Ianni, nostra collega e iscritta, che svolgeva il suo lavoro come docente di matematica e fisica nella Scuola europea di Bruxelles, rappresentando il nostro paese con straordinaria professionalità e fortissimo senso del dovere”, ha concluso D’Aprile.
Nel frattempo, l’altra insegnante, rimasta gravemente ferita, e portata d’urgenza in ospedale, continua ad essere ricoverata in terapia intensiva: la donna, anche lei in servizio all’estero, ha anche subito delle operazioni chirurgiche, sempre a causa delle numerose ferite riportate a seguito della caduta dell’enorme albero.