Quasi non si contano più i casi di cronaca che ogni settimana vedono insegnanti essere picchiati o aggrediti da alunni e genitori. La situazione sta diventando effettivamente insostenibile e bisogna seriamente riflettere per riuscire a debellare questo clima di violenza che si è creato a scuola, attorno ai docenti.
Una riflessione interessante sul tema arriva da Rino Di Meglio, il coordinatore nazionale del sindacato Gilda degli Insegnanti, che sul proprio profilo Facebook si sofferma, secondo la normativa, sulle azioni violente compiute da un alunno nei confronti dei propri insegnanti.
Di Meglio, nel caso di aggressioni nei confronti dei docenti, spiega che in tali casi “è opportuno che il docente scriva immediatamente al Dirigente scolastico, chiedendogli di garantire la propria incolumità fisica e quella degli altri alunni: il Dirigente scolastico, nella scuola autonoma, ha infatti responsabilità precise, rappresentando, come previsto dalle vigenti norme, la figura del ‘datore di lavoro’.
A sostegno di ciò, Di Meglio chiama in causa il Codice Civile, l’art. 2087: “L’imprenditore è tenuto ad adottare, nell’esercizio dell’impresa, le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro”. Ne consegue che il datore di lavoro, deve perciò garantire l’adozione di tutti i sistemi in possesso della tecnica atti a prevenire e proteggere la salute e la sicurezza dei lavoratori nonché a salvaguardare la personalità morale degli stessi.
Inoltre, “la giurisprudenza è orientata a riconoscere inadempiente agli obblighi in materia di igiene e sicurezza del lavoro il datore di lavoro che, pur avendo osservato tutte le specifiche disposizioni in merito, non sia riuscito a tutelare idoneamente l’integrità fisica dei lavoratori”, sottolinea ancora il Coordinatore della Gilda, che tira nuovamente in ballo il codice civile, secondo cui all’art. 1176 c.c., il datore di lavoro deve comportarsi con la diligenza necessaria, così espressa: “Nell’adempimento dell’obbligo inerente all’esercizio di un’attività professionale, la diligenza deve valutarsi con riguardo alla natura dell’attività esercitata”.
Quindi, in poche parole, un ruolo chiave, come si può ben immaginare, viene giocato dal dirigente scolastico, che ha una responsabilità complessiva nei confronti della struttura, dei lavoratori e degli studenti, chiaramente limitata alla normativa.
Bisogna inoltre ricordare che gli insegnanti sono pubblici ufficiali, infatti l’art. 357 del Codice Penale dispone che “agli effetti della legge penale, sono pubblici ufficiali, coloro i quali esercitano una pubblica funzione legislativa, giudiziaria o amministrativa“.
Quindi alunni e genitori dovrebbero tenere a mente questo punto, dato che la legge può essere severa in tal senso.
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