Durante la manifestazione del 12 ottobre “Un’altra scuola è possibile”, condotta nel centro di Roma da migliaia di docenti precari, ‘La Tecnica della Scuola’ ha incontrato una precaria di Siracusa che da 15 anni è supplente: è risultata idonea al concorso Pnrr, ma non risulta tra i vincitori.
Racconta la sua storia: “Se non ci stabiliscono con una graduatoria di merito dovrò rifare il concorso. Ma io ho una cattedra completa e un bambino di cinque anni: come faccio a studiare? Lo scorso concorso lo facevo di notte. Adesso mi rimetto a studiare per un concorso che fra due mesi uscirà probabilmente più selettivo?”
“Ma io – continua – l’ho già superato un concorso: tutti i concorsi pubblici hanno una graduatoria, la nostra scuola no, non lo permette. Non è giusto: noi sosteniamo la scuola, la portiamo avanti con amore e dignità e continuiamo a essere trattati così”.
“Il problema – continua la docente di Lettere – è che quest’anno se mi dovessi prendere i 30 Cfu che mi mancano per insegnare alle medie non potrei andare a lavorare”.
Quindi la precaria conclude: “Come faccio a dar da mangiare a lui, a mio figlio? E chi me lo sostiene? Me lo sostiene il Ministro: va bene, io mi formo e poi?”.
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