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Docente precaria scrive al sindaco di Firenze: “Sono disperata, è impossibile trovare casa, non ho un posto dove stare”

Molti docenti precari in giro per l’Italia sono alle prese con problemi relativi all’abitazione. In particolare un’insegnante campana con contratto fino a giugno 2024 in una scuola di Firenze ha scritto al sindaco del capoluogo toscano, Dario Nardella, con disperazione. Lo riporta La Repubblica.

Il problema degli affitti a Firenze

Ecco le sue parole: “Caro sindaco sono una professoressa proveniente dalla Campania con contratto fino a giugno 2024. Il mio è un accorato appello in quanto a Firenze è diventato impossibile trovare casa. Nessuno affitta, gli annunci sul web non sono veritieri o sono a prezzi altissimi. Si preferisce affittare agli stranieri settimanalmente o mensilmente a cifre alte invece che ai lavoratori fuori sede. Nemmeno nei vari conventi di suore si trova nulla, anche loro preferiscono affittare ai turisti. E tante lavoratrici/insegnanti come me si trovano lontane da casa e senza un posto dove stare. Io attualmente sono ospite presso una collega ma solo per questa settimana e poi cosa dovrò fare? Lasciare il lavoro perchè a Firenze i proprietari degli appartamenti non affittano? Eppure se si alza lo sguardo in ogni palazzina il 30% degli appartamenti è vuoto. Così facendo faranno morire Firenze. Le città devono avere un’anima e per averla devono essere abitate. Chiedo un accorato aiuto, sono disperata”.

Il commento del sindaco

Il sindaco ha pubblicato la mail a lui indirizzata scrivendo: “Prendetevi un minuto per leggere questa disperata richiesta di aiuto. È solo una delle tante mail che mi arrivano ogni giorno da studenti, lavoratori, genitori o anziani sull’emergenza degli affitti. Le conseguenze del mercato delle locazioni turistiche brevi sono visibili a tutti: perdita di identità del centro storico, precarietà abitativa, aumento del costo della vita e una drastica riduzione della disponibilità di alloggi”.

Nardella spiega che “sono sempre di più le fasce di lavoratori che non riescono a permettersi neppure un monolocale nel territorio comunale. Ma vivere a Firenze non può essere un privilegio per pochi. È per questo che il nostro impegno non si è mai fermato. Nei giorni scorsi il Consiglio Comunale ha adottato una delibera per limitare gli affitti brevi in area Unesco. Ma Firenze non può agire da sola, serve una normativa nazionale adeguata che tuteli i cittadini. La casa è un diritto fondamentale ed è dovere di ogni Istituzione adoperarsi per garantire un futuro accessibile a tutti”. 

Redazione

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