Ancora violenza a scuola: un professore di una scuola media, la Giacomo Leopardi di Mira Taglio, nel veneziano, ha aggredito il dirigente scolastico tra le mura dell’istituto, nel corridoio, davanti agli alunni increduli, e adesso rischia il licenziamento. Lo riporta Fanpage.it.
Il preside non vuole rivelare il nome dell’aggressore
Cos’è successo nella scuola? Tutto ha avuto luogo lo scorso 30 gennaio. Il docente in questione avrebbe iniziato a inveire contro il dirigente pochi minuti dopo essere entrato in servizio. L’uomo sarebbe letteralmente andato in escandescenze e la discussione sarebbe degenerata tanto da spingere i presenti a chiamare immediatamente i carabinieri.
In effetti dalle parole si è passati presto alla violenza fisica: il docente ha iniziato a colpire a pugni il dirigente scolastico. Le forze dell’ordine sono giunte sul posto mentre la colluttazione era in corso e hanno subito provveduto a sedare la rissa e separare i due. Il professore è stato allontanato, immobilizzato e scortato in caserma.
A commentare l’accaduto è stato lo stesso giovanissimo preside, un 35enne, Paolo Parolini, che preferisce non rivelare il nome dell’aggressore. “Il diverbio è nato per motivi professionali. Ciò che più mi dispiace è che così tanti ragazzi presenziassero alla scena: le ferite interiori di chi assiste ad un’aggressione sono ben più gravi di quelle fisiche che ho subito e delle quali non conservo già più alcuna traccia”.
A decidere sarà l’Ufficio Scolastico Regionale
Niente conseguenze gravi per il dirigente, quindi. Ancora non è chiaro cosa abbia provocato questa escalation di violenza. Ma cosa rischia il docente? “Per le sanzioni disciplinari che vanno oltre la sospensione deciderà l’ufficio scolastico regionale”, ha detto Parolini. L’aggressore potrebbe essere licenziato. Nel frattempo alunni, genitori, docenti e personale della scuola, assieme agli altri plessi dell’Istituto comprensivo, hanno manifestato tutta la loro solidarietà alla vittima.
“Ringrazio tutti quelli che mi hanno fatto sentire la loro vicinanza – ha concluso il preside, come riporta Il Corriere del Veneto –. È per loro che fin dal giorno successivo allo scontro ho voluto tornare in servizio. Ad oggi desidero soltanto continuare a lavorare serenamente per il mio istituto, che francamente meriterebbe ben altra notorietà”.
Troppi episodi di violenza a scuola
In questi mesi c’è una vera e propria impennata di casi di violenza perpetrata negli edifici scolastici. Da alunni che aggrediscono i docenti, a studenti che compiono atti di bullismo fino a genitori che picchiano i docenti.
L’evento della Tecnica della Scuola (7 febbraio)
Si avvicina il terzo appuntamento dell’anno di educazione civica che La Tecnica della Scuola dedica agli istituti scolastici (classi dalla terza media al quinto anno delle superiori): Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, consigli pratici su come contrastare un fenomeno in crescita.
(Se la tua classe non è ancora iscritta, vai al seguente link per farlo)
Il prossimo 7 febbraio dalle ore 10:30 alle 12:00, in occasione della Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, ci confronteremo insieme sui temi dei diritti, della dignità sociale, dell’uguaglianza, del contrasto ad ogni forma di denigrazione e privazione e della sicurezza in rete, alla luce degli articoli della nostra Costituzione, 2, 3, 9, 15, 28, 30, 33, 34, 38.
Il 7 febbraio si celebra la Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, istituita su iniziativa dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca. E in questa occasione rimangono sempre più in vista i numeri di un fenomeno che sembra difficile estirpare. Si stima infatti che nel mondo siano 246 milioni i bambini e gli adolescenti vittime di una qualche forma di bullismo.