Personale

Docente sanzionata a Palermo, parla il provveditore: “Ho la coscienza a posto”

“Ho agito secondo giustizia e secondo coscienza, conosco a menadito le carte e ho svolto il mio lavoro con serietà”: a dirlo è  il provveditore agli studi Marco Anello, dopo il provvedimento disciplinare disposto nei confronti di Rosa Maria Dell’Aria, la professoressa di italiano dell’Istituto tecnico Vittorio Emanuele III sospesa per 15 giorni, con stipendio dimezzato, per non aver vigilato sul lavoro di alcuni suoi studenti che in un video hanno accostato le leggi razziali al decreto Sicurezza di Salvini.

Assoluta ponderatezza nel giudizio

“Se sono giunto a questa determinazione – ribadisce Anello ‘La Sicilia’ – l’ho fatto con l’assoluta ponderazione di tutti gli interessi in gioco e di tutti gli elementi”.

Rispondendo a La Zanzara su Radio 24, ha detto anche: “In una nota ministeriale si dice che non dovrei rilasciare dichiarazioni. Altrimenti rischio un procedimento disciplinare. Se mi sono pentito di aver sospeso la professoressa? Ho agito secondo coscienza, sono convinto di aver agito secondo giustizia. Non ho altro da aggiungere”.

“Non è un problema guardi la  libertà di espressione conosce anche dei limiti. Credo questo sia un fatto di comune esperienza, comunque non posso dire altro”.

Poi gli viene chiesto: la accusano di aver eseguito la volontà dei politici:  “Vi ho già risposto. Rispondo alla mia coscienza e la mia coscienza è a posto”.

Opposizione all’attacco e interpellanze

Intanto il caso è approdato in Parlamento: “Vogliamo sapere quali iniziative urgenti il ministro dell’Istruzione intenda intraprendere affinché il Miur e gli uffici scolastici territoriali  rivedano ed annullino immediatamente il provvedimento disciplinare assunto nei confronti della docente  dell’istituto tecnico industriale Vittorio Emanuele III di Palermo, risarcendola del danno economico e di immagine subito” dicono Nicola Fratoianni ed Erasmo Palazzotto de La Sinistra in un’interrogazione al governo presentata a Montecitorio.

“Vogliamo anche sapere – proseguono i parlamentari della sinistra – quali iniziative intendano assumere perché in futuro non si ripetano episodi del genere che di fatto rappresentano un pericoloso tentativo di censura di Stato. Compito dell’insegnante era ed è quello di dare un giudizio sulla qualità del lavoro ma non può certo impedire agli studenti di esprimere una loro opinione. E farebbe bene  il ministero dell’Istruzione a preoccuparsi di favorire lo studio della storia e dei crimini del nazismo e del fascismo, e dei fenomeni razzisti”.

Pasquale Almirante

Articoli recenti

Schettini in erba crescono, 13 anni pubblica “La fisica per i piccoli”: secondo libro in un anno, temi tabù appresi con gli esperimenti

Si potrebbe dire semplicemente: piccoli Schettini crescono. Un giovane di appena 13 anni, frequentante la…

26/11/2024

Valutazione scuola primaria: arrivano i giudizi sintetici, ma è come se fossero voti [INTERVISTA]

Nei prossimi giorni il Ministro Valditara dovrebbe firmare l'ordinanza ministeriale in materia di valutazione nella…

25/11/2024

Gino Cecchettin: la scuola insegni il rispetto della vita altrui e l’amore verso gli altri. I primi di dicembre incontrerà Valditara

Si concretizzerà probabilmente la prossima settimana l’incontro tra il ministro Giuseppe Valditara e i genitori…

25/11/2024

Educazione affettiva: 30 ore non bastano perché non è una materia, anche se già si pensa persino dare un voto

E’ da più di un anno che si parla di educazione affettiva e di educazione…

25/11/2024

Meloni: c’è una incidenza maggiore di casi di violenza sulle donne da parte degli immigrati

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervistata dalla direttrice di `Donna Moderna´, in relazione alla giornata…

25/11/2024

TFA sostegno, ecco il caso di una corsista che non trova la scuola per svolgere l’attività di tirocinante.

La denuncia arriva dalla UIL Scuola di Reggio Calabria che solleva il caso di una…

25/11/2024