Ci arriva un quesito da parte di un professore di scuola superiore, in cui chiede un consiglio su come comportarsi. Il docente, nel tragitto che lo porta nella scuola dove insegna, ha visto 2 suoi alunni nelle vicinanze dell’istituto, che avevano marinato la scuola. I due stavano seduti su una panchina a conversare scherzosamente fra loro, incuranti di essere stati beccati dal proprio prof.
Il docente, ha fatto finta di niente sul momento, ma una volta arrivato a scuola, si è recato in segreteria ed ha contattato i genitori dei suoi alunni “furbetti”, informandoli di quanto accaduto. I genitori, ignari di tutto, hanno ringraziato il prof per averli avvisati. Il docente si chiede comunque se abbia fatto bene a contattare le famiglie dei ragazzini o meno.
Si tratta di una scelta, non certo di un obbligo. Infatti, la vigilanza è un obbligo che gli insegnanti devono avere solo all’interno della scuola e nell’orario in cui si trova in classe con gli alunni. I docenti sono responsabili del comportamento degli alunni durante le ore di lezione, durante l’intervallo, in ogni luogo e occasione in cui siano a loro affidati. Non possono certo essere obbligati a vigilare sugli alunni ben al di fuori della scuola o tantomeno avvisare i genitori.
Tuttavia trattandosi di minori, è bene anche dar seguito all’importanza educativa del proprio ruolo, denunciando alle famiglie questi episodi per evitare spiacevoli conseguenze.
Dopo un confronto con alcuni colleghi, secondo quanto riportato dal prof che ci ha chiesto un consiglio, questi gli hanno risposto che, “visti i tempi di oggi, è meglio non immischiarsi”. Altri hanno invece raccontato di esperienze precedenti, in cui, dopo la segnalazione fatta ai genitori, questi non solo non avevano mostrato il minimo ringraziamento, ma si sarebbero anche rivoltati contro i prof e la scuola e rispondere: “E voi mi state chiamando alle 12? non vi vergognate?“.
In realtà, al di là di questi casi sui generis, è sempre meglio contattare la famiglia o direttamente o tramite segreteria, e informare dell’assenza ingiustificata del proprio figlio.
Alcuni fanno notare che ormai c’è il registro elettronico, che si deve compilare in tempo reale, per mostrare ai genitori l’assenza dalla classe dello studente. Tuttavia, il genitore potrebbe anche non consultare quotidianamente il registro elettronico e non sapere nulla di ciò che accade realmente al proprio figlio.
Anche per questo, il consiglio che diamo, è sempre di avvisare.
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