Il caso della professoressa Rosa Maria Dell’Aria sospesa dall’insegnamento, secondo il Provveditore agli Studi di Palermo, per non aver vigilato gli studenti nel componimento di un elaborato sulla Shoah.
Dell’Aria è intervenuta a Radio Radicale per raccontare la sua vicenda. La sanzione della professoressa è ancora lì e non è stata dichiarata illegittima. Nessuno le ha restituito il salario perso: “Ci tengo alla dichiarazione di illegittimità perché si percepisce già tra i colleghi, tra gli studenti la preoccupazione di non poter più dire in futuro: io la penso così. Forse ci vogliono allineati. E invece noi dobbiamo continuare”.
Com’è andata a finire la vicenda? Se lo stanno chiedendo circa quattrocento docenti, 264 di scuola e 127 universitari, che hanno inviato al Ministro Bussetti e al Direttore dell’ufficio scolastico provinciale di Palermo una lettera in cui chiedono informazioni sull’annunciato atto di revoca della sanzione disciplinare, atto che non risulta esserci ancora stato.
“Il procedimento amministrativo da quale violazione scaturisce, con quali modalità e da chi è stato attivato? In che misura esso ha garantito un confronto interno con l’insegnante e il direttore scolastico e rispettato i principi di proporzionalità e di cautela? Quale pericolo avrebbe giustificato l’intervento della Digos in un edificio scolastico?”: queste le domande dei docenti, alle quali, fino ad oggi, non è stata data una risposta.
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