La professoressa Dell’Aria di Palermo tornerà in classe lunedì prossimo, ma solo perchè è terminato il periodo di 15 giorni di sospensione inflitto dalla Amministrazione scolastica per il video prodotto dai suoi studenti.
Secondo voci ufficiose provenienti dall’interno dello stesso Ufficio Provinciale di Palermo il provveditore Marco Anello non avrebbe nessuna intenzione di revocare, annullare o anche solo correggere il provvedimento assunto.
Non è chiaro il motivo per cui il provveditore abbia deciso di attestarsi su questa linea, ma è molto probabile che, nei colloqui avuti con il ministro Bussetti, abbia fatto un ragionamento che suona più o meno così: “Quando è esploso il caso dal Ministero mi avete detto che Matteo Salvini era piuttosto irritato e mi avete caldamente ‘invitato’ ad applicare il massimo rigore possibile. E io l’ho fatto. Adesso, dopo le 200mila firme di protesta e dopo tutto il clamore mediatico si vuole tornare indiestro. Benissimo, ma non potete pretendere che sia io a cancellare la sanzione. Lo faccia il Ministro se lo ritiene possibile e opportuno”.
In effetti il punto della questione è molto semplice: il provveditore potrebbe annullare la sanzione solo se disponesse di nuovi e diversi elementi, ma questo significherebbe ammettere che la prima ispezione, affidata a suo tempo ad una ispettrice dell’USR Sicilia, non era stata condotta in modo completo e imparziale.
Per il momento, come peraltro era facile prevedere, la sanzione resta perché anche lo stesso Ministero, per poter intervenire e per poter “sconfessare” l’operato del provveditore Anello dovrebbe avere in mano qualche dato nuovo e importante.
E così gli stessi legali della professoressa, secondo quanto riporta l’Ansa, si stanno preparando a depositare il ricorso presso il giudice del lavoro di Palermo.
“Fino a questo momento non si è fatto sentire nessuno dal Ministero, riteniamo dunque che non si possa parlare di pace fatta e di tutto rientrato” dicono i due legali, sempre secondo l’Ansa.
E aggiungono: “Sebbene avessimo richiesto un chiarimento definitivo della posizione della docente e considerato che il ministero non ha ancora ritenuto opportuno esplicitare per le vie ufficiali che la sanzione comminata è illegittima, a questo punto in assenza di elementi di novità nei prossimi giorni saremo costretti a depositare il ricorso al tribunale di Palermo”.
Insomma, il cordiale colloquio svoltosi giovedì scorso a Palermo fra la professoressa ed i ministri Bussetti e Salvini è stato utile per raffreddare gli animi ma – per il momento – non ha ancora sortito nessun effetto reale.
Per quanto è dato di sapere ora, il provveditore non intende modificare neppure una virgole del provvedimento già assunto, mentre al Ministero stanno ancora cercando di capire se e come sia possibile intervenire con un atto che riformi o annulli la sanzione inflitta alla professoressa Dell’Aria che, ad ogni modo, lunedì 27 tornerà in aula, essendosi concluso il periodo della sospensione.
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