I lettori ci scrivono

Docente sospesa, i giudizi non si formulano sull’onda emotiva

Sul caso della Professoressa palermitana si sta sollevando un esagerato, quanto inutile, polverone. Si sta parlando, in modo non sempre opportuno, di violazione del diritto di parola, del pensiero critico e di sopraffazione della libertà d’insegnamento sancita dalla nostra Costituzione.

Molti, evocando oscuri e surreali scenari di perdita della democrazia, hanno espresso la loro solidarietà nei confronti della collega. Pochi, invece, ricordano che la nostra Costituzione, il nostro ordinamento giuridico e le nostre libertà, poggiano su solidi pilastri che niente e nessuno potrà mai intaccare.

In questa occasione, parlare di ritorno al fascismo è utopistico, ricordare che tutti i docenti, come tutti i professionisti e i pubblici dipendenti, sono vincolati ad un codice deontologico ed a norme giuridico-amministrative che vanno, sempre e comunque, rispettate, è reale.

Se una legittima autorità superiore, in questo caso, non uno sprovveduto qualsiasi, ma il Direttore dell’Ufficio Scolastico Provinciale, ha ritenuto opportuno sanzionare la docente, sicuramente, lo avrà fatto, non arbitrariamente, ma sulla base di una precisa normativa di riferimento.

Se così non fosse, siamo in presenza di un abuso e la collega ha a disposizione tutti i mezzi e gli strumenti di legge per impugnare il provvedimento, dimostrare la bontà e la legittimità del proprio operato ed, eventualmente, autorizzata a chiedere il risarcimento per danno di immagine.

Le critiche, i giudizi, i processi, le assoluzioni o le condanne, non si fanno sulla base di una determinata onda emotiva o di presunte verità, ma partendo da dati concreti e ben documentati.

Chi insegna ed opera secondo retta e corretta scienza e coscienza e subisce una ingiusta sanzione, può e deve argomentare per demolire ogni atto lesivo della propria autonomia e libertà.

Pertanto, se la Prof.ssa ha agito nel rispetto delle norme che regolano la funzione educativa, non deve preoccuparsi della sanzione.

In ogni paese democratico i controlli, i provvedimenti e le sanzioni, sono garanzia di libertà, perché la vera libertà non è il non incontrare ostacoli nell’autonoma volontà di agire, ma è sempre una libertà di scelta, ovvero, una libertà sotto condizione.

 

Fernando Mazzeo

I lettori ci scrivono

Articoli recenti

Il 2025 sarà l’anno record di spese militari, mentre caleranno per Scuola, Ricerca e Sanità: petizione Avs per fermare nuovi carri armati e missili

"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…

23/12/2024

Compiti casa, sì, no, dipende

I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…

22/12/2024

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024

Docenti supplenti, ecco quando ai precari spetta la continuità del contratto per il periodo di vacanza e sospensione dell’attività didattica

Una docente precaria con un contratto a tempo determinato da parte del dirigente scolastico fino…

22/12/2024