Il dispositivo prevede che in ogni classe opererà un docente, adeguatamente formato, che avrà il compito di orientare gli alunni nella scelta delle attività opzionali e di tutoraggio.
Il tutor avrà anche il compito di coordinare le attività educative e didattiche, curerà le relazioni con le famiglie e si occuperà della documentazione del percorso formativo compiuto dallo studente, con l’apporto degli altri docenti.
Il provvedimento, che dà attuazione alla riforma Moratti nella secondaria di secondo grado, ridisegna anche i percorsi formativi, tramite la costituzione di due segmenti: il sistema dei licei e quello dell’istruzione e formazione professionale.
Il primo dipenderà dallo Stato, il secondo, dalle Regioni.
Nel sistema dei licei confluiranno gli attuali licei, gli istituti d’arte, i tecnici e gran parte dei professionali. In pratica tutte le scuole che prevedono 5 anni di corso.
Il sistema della formazione, invece, comprenderà, percorsi formativi triennali, che daranno titolo al conseguimento della qualifica. Oppure corsi di 4 anni, al termine dei quali si potrà ottenere un diploma professionale, che darà titolo all’accesso all’istruzione tecnica superiore.
Per andare all’università bisognerà, invece, essere in possesso di un diploma rilasciato da un liceo.
La novità più interessante del sistema dei licei è costituita dalla nascita del liceo musicale e coreutico. Vale a dire, di una scuola secondaria di secondo grado interamente dedicata agli studenti che scelgono di studiare musica o danza con fini di natura professionale. Al termine del liceo musicale e coreutico, gli studenti che otterranno il diploma di maturità potranno scegliere se iscriversi all’università oppure continuare gli studi artistici presso un istituto alta cultura (conservatori o accademie riformate).
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