“Dal 1° settembre i dirigenti dovranno pensare a come verranno avviati e progettati i moduli dell’orientamento, che si fonda sull’e-portfolio. Al momento non esiste un modulo o un modello per costruirlo. Siccome entro ogni anno ogni studente dovrà aver scelto, insieme al tutor, il proprio capolavoro da “inserire”, bisogna che questo e-portfolio inizi ad esistere. Non mi sembra che al momento ci sia piena consapevolezza delle operazioni che ogni scuola è chiamata a compiere. Concentrarsi molto sugli studenti di terza, quarta e quinta superiore secondo me mette in ombra altre questioni molto rilevanti che riguardano la dimensione dell’orientamento dalla prima della secondaria di primo grado in avanti”: queste le parole del dirigente scolastico Aluisi Tosolini, pronunciate nel corso dell’appuntamento con La Tecnica Risponde Live di oggi, 4 luglio, a proposito del docente tutor e degli adempimenti di ogni scuola in vista della sua introduzione.
Come abbiamo trattato, con D.M. 63 del 5 aprile 2023 il ministero dell’Istruzione e del Merito ha individuato i criteri di ripartizione e le modalità di utilizzo dei 150 milioni di euro destinati alle scuole del secondo ciclo di istruzione, ai fini della valorizzazione dei docenti chiamati a svolgere la funzione di tutor e di docente orientatore.
Con la successiva nota 958 del 5 aprile 2023 il ministero ha dato avvio alle iniziative propedeutiche all’attuazione delle Linee guida sull’orientamento per l’a.s. 2023/24, fornendo indicazioni per l’individuazione del personale interessato.
Avrà il compito di coordinare e sviluppare le attività didattiche a favore di una personalizzazione dell’istruzione nelle classi terze, quarte e quinte delle secondarie di secondo grado, favorendo il recupero per i ragazzi che manifestano maggiori difficoltà e consentendo a quelli che hanno particolari talenti di potenziarli.
Quanti per ogni scuola e quanti in totale
Il MIM ha individuato in 40.461 il numero minimo di docenti da avviare alla formazione di tutor e di orientatore. Indicativamente ogni scuola può individuare un tutor per raggruppamenti costituiti da un minimo di 30 studenti fino ad un massimo di 50 studenti.
Le effettive adesioni
Su 2.734 istituzioni scolastiche interessate dalla riforma che istituisce in via sperimentale il docente tutor e il docente orientatore, figure che da settembre accompagneranno gli studenti nella costruzione del loro percorso in campo scolastico e professionale, ben 2.728 (pari al 99,8% del totale) hanno inoltrato la richiesta di partecipazione ai moduli formativi: si tratta complessivamente di 52.176 tutor e 4.252 docenti orientatori. Lo ha comunicato il ministero inizio giugno.
Quando saranno in servizio
Le figure del docente tutor e quella dell’orientatore saranno attive a partire dall’a.s. 2023/2024, per consentire in via prioritaria l’avvio delle attività curricolari di orientamento destinate agli studenti delle circa 70 mila classi del secondo biennio e dell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado.
Info sulla retribuzione
Il compenso è compreso tra 2.850 euro e 4.750 euro lordo Stato (l’anno).
Come abbiamo riportato, lo scorso 27 giugno hanno preso il via, dopo la diffusione di una circolare ministeriale, le iniziative di formazione destinate ai docenti iscritti in qualità di tutor scolastico e orientatore nel secondo biennio e ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado.
Da giorno 27 è infatti disponibile online il percorso di formazione OrientaMenti [ID: 125605], accessibile dall’ambiente
https://scuolafutura.pubblica.istruzione.it/
Come sappiamo il percorso formativo per tutor e orientatori, organizzato da INDIRE su incarico del Ministero, ha l’obiettivo di sostenere lo sviluppo delle competenze necessarie per lo svolgimento dei compiti di tutor e docente orientatore, come previsto dal Decreto n. 328 del 22 dicembre 2022, concernente Linee guida per l’orientamento.
Il percorso formativo rivolto ai docenti è progettato per un totale di 20 ore di formazione equivalente, erogate in modalità asincrona tramite MOOC. Il percorso si compone di 6 moduli e ciascun modulo è articolato in diverse lezioni. Il numero di lezioni per modulo è variabile in relazione ai rispettivi obiettivi formativi.
A completamento di ciascun modulo viene proposto un questionario finale di quesiti riferiti alle lezioni trattate all’interno del modulo.
Il percorso è da considerarsi concluso una volta completate tutte le lezioni etichettate come “obbligatorie” all’interno del percorso. Una lezione si considera completata quando tutte le attività obbligatorie in essa contenute sono state svolte. Di norma tali attività sono:
A completamento di ciascun modulo viene proposto un questionario finale di massimo 10 quesiti riferiti alle lezioni trattate all’interno del modulo. Dopo il caricamento di tutte le lezioni previste da parte dell’INDIRE e una volta completate tutte le attività etichettate come obbligatorie da parte del corsista, si avrà accesso alla verifica di fine percorso, propedeutica al rilascio dell’attestato di frequenza, che potrà essere direttamente scaricato dalla piattaforma.
✅ (00:00) INTRODUZIONE
✅ (02:45) Chiederei di fare un punto a proposito delle linee guida e della formazione del docente tutor
✅ (07:15) Sino ad ora abbiamo parlato soprattutto dei tutor degli studenti degli ultimi tre anni di scuola superiore ma le linee guida sull’orientamento sono molto più ambiziose. Chiediamoci che cosa ogni scuola deve mettere in campo dal 1 settembre 2023?
✅ (12:17) In cosa consiste il portfolio dello studente?
✅ (14:55) Secondo gli esperti quale valenza può avere questo ambizioso progetto così come è stato chiamato dalla relatrice? In pratica altro lavoro aggiuntivo a discapito della didattica
✅ (17:10) Ma cosa accade nella secondaria di primo grado? La collocazione del tutor nell’ultimo triennio della secondaria di secondo grado è ottimale?
✅ (23:15) È previsto un numero massimo di docenti tutor?
✅ (27:30) Questa parte di formazione tutor esperti nella Secondaria di primo grado dovrebbe partire da settembre, quindi si parlerebbe di attuare il tutoraggio da ottobre/ novembre. Ogni materia dovrebbe orientare in modo diverso gli studenti su una base ideale di percorso futuro. Sarebbe bello comprendere al meglio il progetto, visto che le linee guida sono fumose
✅ (29:37) Il tutor orientatore sostituirà il tutor de pcto?
✅ (33:15) I docenti tutor dovranno seguire solo i ragazzi delle proprie classi o anche classi non proprie?
✅ (35:50) Parliamo di compensi: secondo lei è una somma congrua? Chi stabilisce il compenso effettivo di questi docenti in definitiva?
✅ (45:15) La funzione e le mansioni del docente tutor
✅ (48:25) Il docente di sostegno può essere tutor?
✅ (49:30) Parliamo adesso invece dei problemi che emergono da questa figura: la sua introduzione comporterà un cambiamento della didattica in generale: in che senso?
✅ (52:00) Come si colloca il docente tutor ed orientatore rispetto alle competenze affidate alle figure individuate e che compongono il team per la prevenzione della dispersione scolastica?
✅ (54:15) Ma il monte ore per il docente tutor a quanto ammonta? Compilare il portfolio vuol dire che sarà ancora una volta un lavoro da burocrate?
✅ (55:50) Il docente di religione può essere tutor?
✅ (01:01:15) Anche gli insegnanti precari possono fare Tutor di orientamento?
✅ (01:03:32) Come si relaziona il tutor con il consiglio di classe degli alunni che “segue”, sia se nel caso in cui ne fa parte sia nel caso siano alunni di altre classi?
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