Secondo l’Anp (Associazione Nazionale Presidi) sulle figure del docente tutor e del docente orientatore si registrano alcune criticità riguardo le Linee guida che le disciplinano.
Ecco quali sono i punti indicati dall’Associazione Presidi:
Per quanto riguarda i docenti tutor lo schema di decreto:
Per quanto riguarda il docente orientatore, lo schema di decreto pare sminuirne il ruolo – spiega sempre l’Anp – non prevedendo specifiche attività formative a esso rivolte e destinandogli risorse assai inferiori a quelle stanziate per i docenti tutor. Alla luce di una simile quadro, potrebbe risultare difficile reperire personale disponibile con compiti di elaborazione raffinata di dati e informazioni di contesto e di relazione costante con i docenti tutor, gli studenti, le famiglie. Al tempo stesso, l’assenza di specifica formazione e il compenso non adeguato potrebbero inficiare la strategica attività di raccordo demandata all’orientatore. Per quanto concerne la sua individuazione, infine, va da sé che la stessa debba seguire il procedimento già tratteggiato in precedenza con riferimento ai docenti tutor.
In conclusione, l’ANP auspica che il Ministero tenga conto delle osservazioni formulate perché sia conferita reale incisività a una riforma nodale per combattere la dispersione scolastica e non privare di efficacia le azioni progettuali che tante scuole stanno mettendo in campo proprio a tal fine, grazie agli ingenti finanziamenti del PNRR.
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