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Docente tutor e docente orientatore, le due figure volute da Valditara protagoniste della “rivoluzione del merito”: quali ruoli?

Da tempo il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha parlato della sua intenzione di immettere il docente tutor nelle scuole. Con un comunicato stampa di oggi, 22 marzo, il dicastero di Viale Trastevere ha precisato che saranno due, con diversi ruoli, le figure che verranno introdotte, questo secondo lo schema di decreto presentato ieri e ora al vaglio del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione.

Per la precisione nelle scuole arriveranno docenti tutor e docenti orientatori, che secondo Valditara metteranno in pratica la rivoluzione del merito. Ma cosa cambierà? Di cosa si occuperanno di preciso?

Docente tutor: si occuperà di personalizzazione degli insegnamenti

Il docente tutor dovrà occuparsi soprattutto di personalizzazione degli insegnamenti. Avrà il compito di coordinare e sviluppare le attività didattiche a favore di una personalizzazione dell’istruzione nelle classi terze, quarte e quinte delle secondarie di secondo grado, favorendo il recupero per i ragazzi che manifestano maggiori difficoltà e consentendo a quelli che hanno particolari talenti di potenziarli. Questa figura sarà introdotta nelle classi terze, quarte e quinte delle secondarie di secondo grado.

Il docente tutor sarà incaricato quindi di valorizzare i talenti di tutti, secondo la filosofia più volte espressa da Valditara. Il Ministero comunicherà a ogni istituto il numero minimo di docenti tutor da formare attraverso un percorso definito sull’apposita piattaforma in collaborazione con INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa), che avrà la durata di 20 ore e che si concluderà con un esame.

Docente orientatore: si occuperà di orientamento

Il docente orientatore, invece, lo dice lo stesso nome, si occuperà di orientamento. Questo insegnante dovrà favorire le attività di orientamento per consentire ai ragazzi di fare scelte in linea con le loro aspirazioni, potenzialità e progetti di vita, nella consapevolezza dei diversi percorsi di studi e/o di lavoro e della varietà di offerte dei territori, del mondo produttivo e universitario. Un approccio, questo, che deve avvenire nel rispetto dell’autonomia dei singoli istituti, degli studenti e delle loro famiglie. Ogni istituto scolastico sarà dotato di un docente orientatore.

Ancora non è ben chiaro se il docente orientatore avrà lo stesso tipo di formazione o meno. Entrambe le figure dovrebbero entrare a scuola già a partire dall’anno scolastico 2023/2024.

Laura Bombaci

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