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Docente tutor, presentata bozza di decreto: 150 milioni per 40.000 figure da formare con un percorso di 20 ore gestito da Indire

“Con l’istituzione del tutor e del docente orientatore comincia la grande rivoluzione del merito”: così il Ministro Giuseppe Valditara dopo l’incontro di ieri sera fra il Ministero dell’Istruzione e del Merito e i Sindacati di categoria, in cui è stato presentato lo schema di decreto che prevede, con uno stanziamento di 150 milioni di euro nel 2023, l’istituzione di due figure professionali dedicate una a sviluppare la personalizzazione dell’istruzione nelle Scuole secondarie di II grado e l’altra a concretizzare l’attività di orientamento: il docente tutor e il docente orientatore. Ecco i tratti principali del provvedimento, che dopo il confronto di ieri sarà sottoposto al parere del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione.

Il decreto va nella direzione di una scuola che faccia emergere i talenti di ogni studente innescando un percorso virtuoso, volto anche al superamento delle difficoltà frutto di diseguaglianze di natura sociale e territoriale e favorendo le scelte consapevoli per il percorso di studi e di lavoro.

Nello specifico, a partire dall’anno scolastico 2023/2024, il docente tutor avrà il compito di coordinare e sviluppare le attività didattiche a favore di una personalizzazione dell’istruzione nelle classi terze, quarte e quinte delle secondarie di secondo grado, favorendo il recupero per i ragazzi che manifestano maggiori difficoltà e consentendo a quelli che hanno particolari talenti di potenziarli.

Il docente orientatore dovrà invece favorire le attività di orientamento per consentire ai ragazzi di fare scelte in linea con le loro aspirazioni, potenzialità e progetti di vita, nella consapevolezza dei diversi percorsi di studi e/o di lavoro e della varietà di offerte dei territori, del mondo produttivo e universitario. Un approccio, questo, che deve avvenire nel rispetto dell’autonomia dei singoli istituti, degli studenti e delle loro famiglie.

“Un modello di scuola virtuoso – ha detto Valditara – deve mettere in luce i talenti di ogni singolo studente. Per questo con un significativo stanziamento di risorse, come Ministero abbiamo deciso di puntare su figure professionali specializzate che saranno adeguatamente formate, selezionate e pagate. Il tutto in un confronto costante con le parti sindacali”.

Due figure: il docente tutor e il docente orientatore

I 150 milioni di euro previsti come dotazione iniziale per l’anno 2023 sono destinati a remunerare le circa 40.000 figure di docente tutor a cui vanno ad aggiungersi quelle di docente orientatore, una per ogni istituto scolastico; saranno distribuiti nelle scuole in maniera proporzionale al numero degli studenti delle classi terze, quarte e quinte delle secondarie di secondo grado (anno scolastico 2023/2024). Saranno poi le scuole a organizzare il servizio nella loro autonomia.

Le istituzioni scolastiche inoltre potranno accedere ai finanziamenti derivanti dal PNRR e dal PON per remunerare attività didattiche di potenziamento sulle discipline e attività innovative per l’orientamento. Le azioni già previste nel PNRR, che saranno oggetto nei prossimi giorni di riparto tra tutte le istituzioni scolastiche, ammontano a circa 600 milioni, con particolare riferimento all’orientamento verso le discipline STEM e con metodologie innovative, alle quali si aggiungono le attività che riguardano l’orientamento come misura di contrasto alla dispersione scolastica, per un importo di ulteriori 1,5 miliardi di euro. Le scuole potranno utilizzare anche le risorse del PON della nuova programmazione 2021-2027 per remunerare attività extracurricolari sull’orientamento didattico per circa 300 milioni.

La formazione del docente tutor

Il Ministero comunicherà a ogni istituto il numero minimo di docenti tutor da formare attraverso un percorso definito sull’apposita piattaforma in collaborazione con INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa), che avrà la durata di 20 ore e che si concluderà con un esame.

Ciascuna scuola, nell’ambito della sua autonomia, individuerà i docenti che parteciperanno alle 20 ore di formazione, preferibilmente nell’ambito di coloro che sono in possesso di alcuni requisiti indicati dal decreto ministeriale, e definisce mediante contrattazione integrativa d’istituto i relativi compensi.

In coerenza con le linee guida sull’orientamento varate prima di Natale 2022, questo è il primo passo di un percorso di sempre maggiore personalizzazione della didattica che coinvolgerà nei prossimi anni tutte le scuole secondarie di primo e secondo grado.

Come detto, la proposta è stata presentata ieri alle organizzazioni sindacali, con le quali perseguirà nei prossimi giorni un approfondimento, e trasmessa per parere al Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, nell’ottica della grande alleanza per la scuola e del necessario confronto istituzionale.

Le dichiarazioni di Cangiano

“Si può definire una vera ‘rivoluzione copernicana’ quella che giorno dopo giorno il Ministro Valditara sta ponendo in essere e che riporta al centro del sistema scolastico il rapporto tra insegnamento ed apprendimento, in una chiave di lettura adeguata però ai tempi che cambiano. La figura del Docente tutor e del Docente orientatore mirano infatti sia a valorizzare la professionalità dei docenti che ad accompagnare il percorso scolastico degli alunni, aiutandoli nelle difficoltà, mettendone in risalto le singole peculiarità, investendo sul loro futuro ed orientandoli alle scelte migliori per il prosieguo del percorso di vita. Un atto importante, che si aggiunge e si coniuga ai tanti investimenti già in essere e che mirano a contrastare la dispersione scolastica e a superare i divari territoriali. Con i 150 milioni di euro previsti già per il 2023, si punta a formare 40mila docenti che personalizzeranno gli insegnamenti nelle classi dei trienni delle Scuole Secondarie di II Grado, a cui vanno aggiunti i docenti orientatori e che insieme alle azioni che le singole scuole riusciranno a mettere in atto utilizzando i fondi destinati a valere sul Pnrr e sul programma Pon 2020-2027, contribuiranno a rendere ancora più concreto quel modello di scuola virtuoso e talentuoso in cui nessun alunno verrà lasciato solo. Importante la condivisione dell’iter con le sigle sindacali. In quell’ottica di costante dialogo e confronto che ha caratterizzato sin dal primo istante l’agenda politica del Ministro Valditara”. Lo dichiara Gimmi Cangiano, componente della Commissione Istruzione alla Camera.

Le dichiarazioni di Bucalo

“Una scuola che mette al centro lo studente, valorizzando il talento e le potenzialità di ciascuno, attraverso percorsi individualizzati. Una scuola equa dove le difficoltà di ciascuno diventano base per costruire nuove opportunità di studio e lavoro. Non possiamo che plaudire alla rivoluzione del merito portata avanti dal ministro Valditara che ieri ha incontrato i sindacati di categoria per presentare lo schema di decreto che prevede l’istituzione dei docenti tutor e dei docenti orientatori. Si tratta di figure straordinariamente importanti la cui istituzione è supportata da uno stanziamento di 150 milioni di euro già nel 2023. Figure professionali altamente ed appositamente formate nate con l’obiettivo di dare vita ad una personalizzazione dei percorsi formativi e di orientamento nelle scuole secondarie di II grado. Una svolta nel mondo della scuola, sempre più orientato, con il Governo Meloni, al Merito e alla valorizzazione degli studenti”. Lo dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia, Ella Bucalo, membro della Commissione Cultura del Senato e responsabile della Scuola di Fratelli d’Italia

Redazione

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