Nella sua ultima intervista, rilasciata Il Messaggero, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha ribadito le sue priorità, sottolineando l’urgenza dell’introduzione, nelle scuole, della figura del docente tutor, un insegnante che avrà il compito, sembra dal prossimo anno scolastico, di gestire, non si sa bene in quali termini, gli studenti più bisognosi di attenzioni ma anche quelli più meritevoli, sempre nell’ottica della tanto chiacchierata valorizzazione dei talenti voluta dal leghista.
Numerosi sono stati i commenti a queste parole, arrivati da parti politiche e sigle sindacali. Il Segretario Generale dello Snals-Confsal Elvira Serafini ha rilasciato un comunicato in cui si è mostrata alquanto critica a riguardo. “Lo Snals-Confsal ritiene che la figura del docente tutor, nei termini in cui è stato annunciato dal ministro dell’istruzione Valditara, meriti una seria riflessione. Il contratto vigente considera la funzione docente in maniera unitaria e non c’è traccia alcuna di una funzione tutoriale riservata solo ad una parte dei docenti”, ha esordito, rimarcando il fatto che il contratto nazionale dei docenti non preveda tutto ciò.
“Tra l’altro, la responsabilità didattica ed educativa appartiene al collegio dei docenti che dovrebbe in totale autonomia procedere alle scelte organizzative più coerenti con i bisogni educativi di studentesse e studenti”, così ancora la Segretaria Generale SNALS-Confsal Elvira Serafini.
“Sul piano pratico i compiti tutoriali sono esercitati, come è giusto che sia, da tutto il team docente. Anche in questo caso avremmo preferito che il ministero avesse avviato un confronto con le parti sociali prima di imporre dall’alto soluzioni organizzative che rientrano nelle prerogative delle scuole, le quali esercitano la loro funzione in piena autonomia dovendo rispettare solo le norme generali ed principi fondamentali delle norme in materia di istruzione”, ha concluso Serafini, secondo cui l’intero consiglio di classe dovrebbe intervenire nei casi presi in considerazione dal ministro, e non un singolo docente.
Anche gli esponenti del Movimento 5Stelle si sono detti scettici sul provvedimento su cui è al lavoro Valditara, mettendolo in relazione con ciò che è stato deciso in sede di Legge di Bilancio: “Il ministro Valditara parla della possibile introduzione di un ‘docente tutor per ogni gruppo classe’. Peccato che in manovra il governo di cui fa parte ha programmato tagli per 4 miliardi di euro nei prossimi anni e la riduzione di dirigenti scolastici con l’accorpamento di più istituti e il possibile taglio di centinaia di scuole sui territori. Inoltre non ha nemmeno rinnovato il personale aggiuntivo chiamato nelle scuole nel periodo del Covid”, ha affermato la capogruppo M5S al Senato Barbara Floridia intervenendo su Rainews24.
“Il tutor potrebbe essere anche una soluzione su cui convergere, ma siamo di fronte ai soliti proclami che, a fronte di azioni che si sono dimostrate negative per il mondo della scuola, sono ridicoli e inopportuni. E poi: perché non sono state confermate le risorse per lo psicologo nelle scuole di cui c’è molto bisogno?”, ha aggiunto la Floridia, che non si è opposta totalmente all’idea di Valditara.
“I tutor di cui ha parlato il ministro Valditara in una intervista pubblicata stamane sono l’ennesimo proclama che si scontra con la realtà dei fatti. Il ministro ha dimenticato i tagli alla scuola pubblica programmati in manovra? Per combattere la dispersione e sostenere gli studenti più difficili servono risorse, investimenti e un progetto serio per il futuro della scuola pubblica. Tutti elementi che questo governo non lascia neppure intravedere”, queste invece le parole del deputato del Movimento 5 Stelle in commissione istruzione Gaetano Amato, il quale è tornato sul tema dei tagli alla scuola.
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