Dopo un anno di formazione i docenti neo assunti dovranno sostenere una prova per ottenere la riconferma nel ruolo. Gli insegnati però non saranno soli, ma saranno supportati dalla figura del tutor.
All’inizio di ogni anno scolastico il dirigente, sentito il parere del collegio dei docenti, designa uno o più insegnati con il compito di svolgere le funzioni di tutor. Salvo motivata impossibilità nel reperimento di risorse professionali, quest’ultimo segue al massimo tre docenti in percorso di formazione e periodo annuale di prova in servizio.
A differenza della scuola dell’infanzia e primaria dove i docenti appartengono alla stessa classe di concorso, per la scuola secondaria di primo e secondo grado, il tutor deve appartenere alla medesima classe di concorso del docente in periodo di prova a lui affidato, ovvero deve avere la relativa abilitazione. In caso di motivata impossibilità, si procede alla designazione per classe affine ovvero per area disciplinare.
La normativa in merito non fissa titoli specifici per ricoprire la funzione di tutor, ma allo stesso si richiedono adeguate competenze culturali, comprovate esperienze didattiche, attitudine a svolgere funzioni di tutoraggio, counseling, supervisione professionale.
Il docente tutor è chiamato a svolgere, come primo impegno, l’accoglienza del docente in periodo di prova nella comunità professionale, facilitare la partecipazione ai diversi momenti della vita collegiale della scuola ed esercitare ogni utile forma di ascolto, consulenza e collaborazione per migliorare la qualità e l’efficacia dell’insegnamento.
La funzione di tutor si esplica altresì nella predisposizione di momenti di reciproca osservazione in classe finalizzata al miglioramento delle pratiche didattiche, alla riflessione condivisa sugli aspetti salienti dell’azione d’insegnamento focalizzati su:
• modalità di conduzione delle attività e delle lezioni;
• sul sostegno alle motivazioni degli alunni;
• sulla costruzione di ambienti di apprendimento positivi e motivanti;
• sulle modalità di verifica formativa degli apprendimenti.
Il docente tutor partecipa alla riunione del comitato di valutazione presieduto dal dirigente scolastico dove presenta i risultati emergenti dall’istruttoria compiuta in merito alle attività formative predisposte e alle esperienze d’insegnamento e partecipazione alla vita della scuola del docente neo-assunto, nonché agli esiti della verifica.
Al docente tutor, per il suo impegno nello svolgimento dell’attività rivolta a seguire il docente in anno di formazione e prova, è riconosciuto un compenso economico nell’ambito delle risorse assegnate all’istituzione scolastica per il Miglioramento dell’Offerta formativa. E’ inoltre riconosciuta una specifica attestazione dell’attività svolta, inserita nel curriculum professionale e che forma parte integrante del fascicolo personale.
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