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Docente vince il concorso per dirigenti scolastici: “Iniziare un lavoro così diverso da quello di insegnante un po’ spaventa”

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Sono molti i docenti che hanno vinto il concorso straordinario per dirigenti scolastici che saranno costretti a spostarsi per prendere l’incarico lontano da casa. Uno di loro è un insegnante 51enne di disegno e storia dell’arte di Napoli, che dovrà prendere servizio a Milano.

“Iniziare un nuovo lavoro, profondamente diverso da quello di insegnante, un po’ spaventa, ma ho cercato di prepararmi. Ora le difficoltà maggiori sono logistiche”, ha detto a La Repubblica. Il docente non sa ancora in quale scuola sarà destinato.

Il problema del costo della vita

“Ho inserito le preferenze per le scuole in base alla vicinanza a Milano, dove ho dei parenti che possono ospitarmi. Se dovessi andare in un’altra città dovrei affittare casa. È un problema noto, come quello del costo della vita più alto, ma molto dipenderà dalla situazione: dirigere un istituto in centro città è molto diverso da lavorare nell’Hinterland”, ha aggiunto, parlando dei problemi che magari si troverà ad affrontare.

“Lascio a Napoli mia moglie e due figlie, di 16 e 21 anni, per iniziare un lavoro completamente diverso in una nuova regione, è ancora troppo presto per fare programmi. Ne ho parlato anche con altri colleghi, saremo in tanti a venire verso Nord”.

“Ad agosto sarei dovuto partire quasi all’improvviso, questi mesi hanno permesso a tutta la famiglia di prendere coscienza del cambiamento. Sul fronte del lavoro, però, dover lasciare la classe ad anno scolastico iniziato non è positivo, si creano rapporti forti con i ragazzi. Avevo già salutato gli studenti dello scorso anno, separarsi dispiace sia a noi insegnanti che a loro”, ha concluso, facendo riferimento all’iniziale stop del Tar alle assunzioni.

La vicenda

Prima di ferragosto il Ministero aveva pubblicato il decreto con l’elenco dei docenti inseriti nella graduatoria finale (poco più di 2mila) che doveva servire per nominare i 519 vincitori di concorso ai quali assegnare la sede con decorrenza 1° settembre 2024.

Ma, proprio alla vigilia di Ferragosto, era arrivata – ironia della sorte – una inaspettata “doccia fredda”: a seguito di un ricorso presentato da più di 350 docenti che avevano partecipato al concorso, il TAR Lazio aveva notificato al Ministero l’obbligo di sospendere ogni operazione, in attesa della decisione che è arrivata oggi.