Sono numerosissimi i casi di insegnanti offesi, aggrediti, malmenati nei locali scolastici e fuori da genitori o studenti. Con la nota del 17 febbraio scorso firma del Capo Dipartimento Carmela Palumbo vengono fornite le istruzioni pratiche per consentire al personale della scuola di chiedere (ed eventualmente ottenere) il patrocinio dell’Avvocatura dello Stato nel caso in cui siano oggetto di episodi di violenza da parte di studenti o genitori.
La “notizia” è stata annunciata dal ministero dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara con un comunicato stampa. “Sarò sempre dalla parte degli insegnanti aggrediti. La nostra priorità è riportare responsabilità, serenità e rispetto nelle scuole”, ha scritto.
Come abbiamo anticipato, però, non si tratta affatto di una novità. Resta poi da capire: in quali casi i docenti possono avvalersi di questa difesa? Cosa bisogna fare per farne richiesta? Si parla di violenza fisica o anche verbale? A quali eventualità si riferisce il documento di Valditara?
Abbiamo approfondito questo tema e cercato di rispondere a queste domande con il vicedirettore della Tecnica della Scuola, Reginaldo Palermo.
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