Riceviamo e pubblichiamo il testo dell’intervento di fine seduta della deputata Lucia Azzolina della VII Commissione Istruzione Camera dei Deputati, in relazione agli episodi di violenza perpetrati sui docenti.
Sig. Presidente della Camera, Onorevoli colleghi e colleghe, in questi ultimi mesi abbiamo assistito impotenti a diversi episodi di violenza psicologica e fisica le cui vittime sono stati i docenti.
Gli episodi di bullismo difatti non riguardano soltanto studenti contro altri studenti, ma anche studenti e genitori contro insegnanti.
Penso che prima di prevedere sanzioni all’interno dei regolamenti scolastici, sia necessario ripartire dall’incipit, dal riconoscimento sociale e autorevole che deve avere la classe docente in questo paese e che sembra quasi tutti, abbiano fatto cadere nell’oblio.
Il lavoro dei docenti non può essere castrante e defatigante, il rispetto, la gratitudine verso una classe di persone che costruisce il futuro dell’Italia non possono essere tenute sottobanco.
In relazione agli episodi di violenza perpetrati sui docenti, una dirigente scolastica di Bari ha ricordato a tutti noi che i medesimi sono pubblici ufficiali e il Ministro Marco Bussetti ha recentemente dichiarato che in ogni procedimento attivato con querela, il ministero potrà costituirsi parte civile.
La costruzione di un sentimento socialmente diffuso di critica distruttiva nei confronti degli insegnanti è da ascrivere ad una strategia, a mio modesto avviso molto più ampia, che ha avuto come fine probabilmente il tentativo di limitare le capacità critiche degli individui per renderli più manipolabili.
Concludo allora: deve essere invertita la rotta. Oggi, primo giorno degli esami di maturità, il mio pensiero non va solo agli studenti, ai quali auguro un futuro luminoso, ma anche a tutti i docenti che quest’anno sono finiti in ospedale, a tutti quelli che hanno lottato per una scuola migliore e ne hanno pagato le conseguenze in prima persona.
A loro e a tutti gli altri va il mio personale ringraziamento.
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