Personale

Docenti aggrediti dai genitori: è ora di finirla, ci vuole l’obbligo di denuncia

In una scuola di Forlì, in occasione della fine del quadrimestre, l’insegnante, nel consegnare al genitore la pagella dell’alunno, “suggerisce” al padre di farlo studiare un po’ di più.
Il genitore si irrita e aggredisce verbalmente l’insegnante che subisce un vero e proprio “choc” e finisce in pronto soccorso.  A questo punto la docente si rivolge al suo sindacato che le suggerisce di presentare una formale denuncia.
Questa, in sintesi, la vicenda così come la riporta l’ANSA.
Ormai di queste vicende ne leggiamo almeno un paio al mese, ma forse ne accadono di più perché molti casi non vengono neppure riportati dalle cronache.
Quindi il fatto che in una scuola italiana una insegnante sia stata aggredita da un genitore non è neppure più una notizia, purtroppo sta diventando una mezza regola.
Secondo noi,  a questo punto, la notizia è un’altra: ma è possibile che un insegnante, aggredito da un genitore, per ottenere giustizia debba rivolgersi al suo sindacato o ad un avvocato di fiducia, sostenendo spese e disagi ?
Noi crediamo che questa situazione non sia più sostenibile: dirigenti scolastici, uffici regionali e ministero non possono lasciare i docenti in balia di genitori maleducati ed aggressivi.  I docenti sono pubblici ufficiali che esercitano una funzione importantissima e devono godere di una adeguata protezione da parte del Ministero.
Forse è arrivato il momento che gli insegnanti, attraverso le proprie associazioni e i propri sindacati, chiedano a viva voce che venga introdotta nel codice penale una norma specifica finalizzata a sanzionare comportamenti aggressivi nei loro confronti. Con la clausola che tali comportamenti risultino perseguibili d’ufficio: questo vorrebbe dire che in caso di aggressione il docente segnala il fatto al dirigente scolastico il quale spetterebbe semplicemente il compito di trasmettere la segnalazione alla autorità giudiziaria.
Con una misura del genere i docenti riacquisterebbero certamente un po’ del loro prestigio sociale e cesserebbero in poco tempo di essere lo zimbello di genitori cafoni e aggressivi.

Reginaldo Palermo

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