Personale

Docenti anziani e mal retribuiti, la petizione per la pensione anticipata

L’Italia detiene un primato poco invidiabile: è il Paese europeo con gli insegnanti più anziani e tra i meno pagati. Secondo il rapporto Education at Glance 2024 dell’OCSE, il 53% dei docenti italiani ha più di 50 anni, rispetto alla media europea del 38%. Ancora più preoccupante è il dato sul personale over 60, che raggiunge il 18%, il doppio rispetto al 9% europeo. Solo il 10% dei docenti ha meno di 30 anni, un record negativo tra i Paesi OCSE.

Questi numeri sollevano interrogativi sul futuro della scuola italiana. È necessario svecchiare il corpo docente? E fino a che punto l’età avanzata influisce sulla qualità dell’insegnamento?

LEGGI ANCHE: Ocse 2024, stipendi docenti bassi? Valditara: “Non si tiene conto dell’ultimo contratto. Col prossimo aumenti del 5%”

Il dibattito sul pensionamento anticipato

L’Anief, il sindacato di insegnanti e ricercatori, ha raccolto oltre 80mila firme per una petizione che propone il pensionamento dei docenti a 60 anni. Tra le richieste figura anche il riscatto gratuito degli anni di formazione universitaria, una misura già applicata agli ufficiali dell’esercito. Secondo il presidente del sindacato, Marcello Pacifico, “la presenza di 235mila insegnanti over 60 crea uno dei gap generazionali più alti al mondo, penalizzando l’apprendimento”. Pacifico sottolinea inoltre la necessità di riconoscere il burnout come una causa valida per il pensionamento anticipato, vista la natura usurante della professione.

Tuttavia, non tutti concordano con questa visione. Secondo quanto dichiarato alla Stampa, un’ex dirigente scolastica con 42 anni di servizio ritiene che “si possa essere ottimi docenti anche oltre i 60 anni, a patto di mantenere vitalità e passione per l’insegnamento”. Secondo la preside, “l’età non è il fattore determinante, ma piuttosto l’approccio verso gli studenti e la disciplina insegnata”.

Una professione usurante

Molti insegnanti evidenziano la fatica fisica e psicologica legata alla professione. Sempre alla Stampa, una docente di Tecnologia propone una riconfigurazione dei ruoli: “Gli insegnanti più esperti potrebbero assumere incarichi di supporto alla didattica o di mentoring per i colleghi più giovani”. Una soluzione, secondo la professoressa che permetterebbe di valorizzare l’esperienza senza gravare sulle energie dei docenti senior.

Redazione

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